Un’icona degli anni ’60 e ’70. Una donna di una bellezza algida, elegante, eterea. Una mente ribelle e anticonvenzionale in un corpo androgino mostrato senza veli nella sua storica apparizione nel film Blow-Up di Michelangelo Antonioni. Jane Birkin, la cantante e attrice britannica naturalizzata francese, è morta a 76 anni nella sua casa di Parigi. Era l’inglese più amata dai francesi.
Era nata, infatti, nel 1946 a Londra da David Birkin, comandante della Marina britannica, sposato con l’attrice Judy Campbell.
Era da tempo gravemente malata, tanto da essere costretta ad annullare i suoi concerti in primavera. Lo aveva annunciato lei stessa: «Sono sempre stata una grande ottimista e mi rendo conto che mi serve ancora un po’ di tempo per essere di nuovo capace di stare in scena insieme a voi».
La carriera di cantante
Sofferente, così era apparsa l’ultima volta in pubblico durante la cerimonia dei César, gli Oscar francesi, nel mese di febbraio. Con lei, durante la cerimonia, la figlia Charlotte Gainsbourg.
Jane ha avuto tre figlie. La prima, Kate Barry, era nata nel 1967 dal suo primo matrimonio a 19 anni con il celebre compositore John Barry allora 42enne. Kate divenne fotografa ma morì suicida nel 2013 dando alla madre un grande dolore.
Alla fine degli anni ‘60 si era trasferita in Francia dove fu subito passione con il cantautore Serge Gainsbourg, che era stato appena lasciato dalla Bardot.
Gainsbourg aveva scritto un pezzo per Brigitte Bardot, che lo interpretò per prima. Ma in seguito a divergenze con l’attrice francese, chiese alla giovanissima inglese Jane Birkin, di cantarla per lui.
Je t’aime… moi non plus
Lei lo fece con l’accento lievemente british che fece impazzire i francesi e con sospiri sensuali sussurrando: «Je t’aime… moi non plus», questo il titolo della canzone.
Il pezzo divenne un successo planetario che scandalizzò il mondo e divenne la colonna sonora della rivoluzione sessuale della fine degli anni ’60.
I due artisti divennero una delle coppie più iconiche di quegli anni e dalla loro relazione nacque Charlotte, nel 1971, cantante e attrice come la madre. Il loro rapporto durò per dieci, turbolenti, anni tra alti e bassi.
Nel 1981 Jane Birkin, sfinita dalla vita sregolata e dai ripetuti tradimenti del marito alcolista, fuggì dal loro appartamento in rue Verneuil a Parigi, con le figlie Kate e Charlotte, e ricostruì la sua vita con il regista Jacques Doillon con il quale ebbe la sua ultima figlia, Lou, nel 1982.
Jane Birkin attrice
Come attrice inizio a muovere i primi passi nel teatro a soli 17 anni in Inghilterra.
Dopo essersi trasferita in Francia alla fine degli anni Sessanta Jane Birkin inizia a recitare nel cinema francese a 21 anni.
Il suo esordio cinematografico è stato nel 1965 con Non tutti ce l’hanno di Richard Lester. È però con il film seguente Blow-Up e con la scena in cui compare in topless che viene consacrata al mondo intero.
Sul set fu poi protagonista di oltre 70 film, girando con Jean-Luc Godard, Jacques Doillon, Jacques Rivette, Agnès Varda o James Ivory. Tra gli altri suoi film più conosciuti La Piscine, Dom Juan 73 o La Fille prodigue.
Ho l’istinto dell’attrice, non il talento ripeteva con modestia. Modestia che la portò a rifiutare nel 1989 la Legion d’Onore, spiegando che «solo gli eroi» avrebbero dovuto riceverla.
Mettendo in questo modo a paragone lei, personaggio di fama mondiale, con gli eroi come suo padre, David, un ufficiale della Royal Navy, che aveva trasportato combattenti della resistenza dalla Gran Bretagna alla Francia durante la Seconda Guerra Mondiale.
«Un’artista completa, tanto dolce era la sua voce, tanto ardente il suo impegno» così ha voluto ricordarla il presidente Emmanuel Macron.
Era tutto questo e molto di più Jane Birkin, cantante, ma anche attrice, sceneggiatrice ma sopra ogni cosa è stata quel sussurro Je t’aime…
Angela Alizzi