MONDO ANIMALE

È ora possibile evitare
la mattanza di pulcini

 

Nella produzione industriale di uova una fine brutale attende i pulcini maschi, il cui numero in tutto il mondo è stimato oscillare tra i 4 e i 6 miliardi. Non potendo produrre uova e non essendo economicamente redditizi nemmeno per la carne, vengono eliminati, in genere tramite triturazione. Una pratica crudele, che la crescente sensibilità verso il benessere animale rende sempre meno accettabile.

In Germania il governo si era impegnato ad evitare la mattanza dei pulcini entro il 2017 e pare che qualcosa si stia effettivamente muovendo in questa direzione. Nei supermercati tedeschi della catena Rewe sono arrivate le prime uova prodotte in maniera più «etica».

Un sistema di selezione, sviluppato in collaborazione da un gruppo di scienziati dell’Università di Lipsia e dai tecnici dell’azienda olandese HatchTech, riesce a determinare il sesso del nascituro pulcino nove giorni dopo la fecondazione dell’uovo, consentendo quindi di scartare le uova da cui nascerebbero i pulcini maschi. Queste vengono polverizzate e trasformate in mangimi per animali, mentre quelle femminili rimangono nelle incubatrici per i restanti 21 giorno prima della nascita delle galline.

La tecnica consiste nel praticare con un apposito macchinario un microfono di 0,3 millimetri nel guscio ed estrarre una goccia di liquido che viene messa a contatto con un marcatore chimico in grado di reagire colorandosi a un ormone presente nelle uova «femmine». Secondo l’azienda si raggiunge un margine di precisione del 98,5%.

Il sistema di selezione potrebbe essere progressivamente adottato da tutte le aziende di produzione industriale delle uova. Le incognite sono determinate dal costo di utilizzo della tecnica, che è stata brevettata con il nome di Seleggt, e dalle eventuali prescrizioni legislative europee che potrebbero vietare la pratica della triturazione dei pulcini.

V.F.

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