G.M. MOISÉ, CAPIRE I BALCANI ORIENTALI

Il rilievo geopolitico
della Repubblica di Moldova

Gian Marco Moisé, Capire i Balcani orientali, Battega Errante Edizioni

 

Il primo giugno, per la sua seconda riunione, la Comunità politica europea ha scelto come sede la Repubblica di Moldova, un paese dell’Europa dell’Est praticamente sconosciuto al di fuori degli addetti ai lavori.

La Cattedrale di Chişinău, capitale della repubblica di MoldovaLa Comunità politica europea è un forum informale tra i leader dei 27 Paesi Ue e 17 Stati extra-Ue, istituito a Praga nel 2021, per promuovere il dialogo politico e la cooperazione tra le nazioni, rafforzare la sicurezza, la stabilità e la prosperità del continente europeo. Una esigenza avvertita da tutti i paesi dopo l’invasione russa dell’Ucraina cominciata il 24 febbraio 2022.

Ad aver spinto i leader europei a riunirsi a Bulboaca, una località nei pressi della capitale Chişinău, è la delicata collocazione geografica della Repubblica di Moldova.

Per chi voglia approfondire la storia, la cultura e la situazione geopolitica della repubblica di Moldova ci viene ora in aiuto l’agile lavoro di Gian Marco Moisé, Capire i Balcani orientali (Bulgaria, Romania, Moldova), pubblicato da Bottega Errante Edizioni.

Moldavia la regione, Moldovia la nazione

La Moldavia è una regione sottratta alla Romania al termine della Seconda Guerra mondiale e trasformata in Repubblica Socialista Sovietica «autonoma». Per diluire la componente «rumena» della Rss di Moldovia Stalin vi aggiunse la striscia di territorio della Transnistria, con la quale la popolazione moldava non aveva un legame storico.

La Moldavia — 2,6 milioni di abitanti — è infatti una regione pianeggiate compresa tra i fiumi Prut e Dnestr (Nistro in rumeno), che insieme alla Valacchia e alla Transilvania costituiva la Romania, dalla quale tuttora non si distingue per popolazione, lingua e cultura.

La Transnistria («al di là del Nistro») è una fascia di territorio che era abitata prevalentemente da ucraini e da minoranze «scomode» deportate da diversi territori secondo la prassi sovietica. Fra i quali, ad esempio, i «gentiluomini» siberiani resi famosi dal romanzo di Nicolai Lilian. Vi abitano oggi circa 700mila persone.

L’indipendenza dall’Urss nel 1991

Nell’agosto del 1991 la Repubblica di Moldova si dichiarò indipendente dall’Unione Sovietica, mentre due anni prima aveva già provveduto alla transizione del «moldavo» dall’alfabeto cirillico imposto da Mosca a quello latino.

Nel dicembre dello stesso anno la Transnistria non riconoscendo l’autorità della Moldovia si dichiarò a sua volta indipendente. La disputa sfociò nel 1992 in un conflitto armato che si concluse in un nulla di fatto, per il sostegno che la Federazione Russa fornì ai secessionisti.

Nessun paese membro dell’Onu ha riconosciuto la Transnistria come entità statale, la quale formalmente resta una parte della Repubblica di Moldovia, ma sostanzialmente è un avamposto di Mosca nel cuore dell’Europa.

Transnistria, avamposto di Mosca

Qualora invasione russa avesse avuto successo c’è da ritenere che la Transnistria sarebbe stata integrata ai territori che Putin mirava a conquistare, con un’Ucraina ormai «residuale» e priva di accesso al mare.

Nel disinteresse degli Stati Uniti, nel 1992 l’Europa non comprese l’importanza di evitare il consolidarsi di un’enclave russa lungo tutto il confine moldavo-rumeno e l’Ucraina. Oggi, sia pur ancora priva di una visione strategica complessiva e di un esercito comune, l’Europa sembra aver ben compreso il pericolo costituito dalla Transnistria e la conseguente importanza geopolitica della Repubblica di Moldova.

Romania e Bulgaria

Con Capire i Balcani orientali, Gian Marco Moisé ci guida in un interessante percorso storico, geografico, culturale, economico e turistico che oltre alla Moldovia abbraccia appunto anche Romania e Bulgaria. Dalla lettura emerge chiaramente come Moldova e Romania siano sostanzialmente parti separate di un tutt’uno, mentre la Bulgaria sia una nazione distinta.

Non manca all’interno di Capire i Balcani orientali un capitolo dedicato alla letteratura, al cinema e alla musica dei tre paesi. Ad eccezione della Romania che vanta alcuni studiosi universalmente noti, come ad esempio Mircea Eliade ed Emil Cioran, sono poche le opere di scrittori bulgari o moldavi tradotte in italiano.

Tra queste vale la pena di segnalare per la sua particolarità il romanzo di Vladimir Lorčenkov Italia mon amor ambientato in un piccolo villaggio moldavo nel quale tutti gli abitanti sognano di raggiungere il nostro paese per avverare i loro sogni di benessere.

Vincenzo Fratta

 

 

Gian Marco Moisé, Capire i Balcani orientali, Bottega Errante Edizioni

 

Gian Marco Moisé
Capire i Balcani orientali
Bottega Errante Edizioni, pp.176

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