È il 29 giugno e non è stata ufficializzata alcuna proroga per la scadenza delle imposte dirette di domani 30 giugno, sebbene sia stata richiesta da più parte e in primis dai commercialisti. Della tanto «millantata» collaborazione fisco/contribuente neppure l’ombra.
Gli uffici in affanno per gli appuntamenti, il canale telematico Civis insoddisfacente. Molti adempimenti inutili, forse pensati solo per fare cassa.
Ormai è un precipitare, sempre più in basso, in un rapporto cittadino/Stato. E non solo per «le tasse».
Eppure i professionisti competenti esistono, sono i Commercialisti, ma sono stati smembrati di ogni riserva, in nome della «libera concorrenza».
Alla base di tutte le scelte politiche è la disperata ricerca di consensi e ciò rende gli italiani sempre meno tutelati e sempre più scontenti e arrabbiati.
Le parole di Antonio Gigliotti, commercialista, direttore della rivista Fiscal Focus in una diretta su Facebook, sono una vigorosa sferzata: questo è il «Governo dei peggiori, fiscalmente parlando».
Intanto i contribuenti rimangono in attesa della proroga anche se arriverà nel giorno stesso della scadenza…
Ernesta Cambiotti