MEDICI ODONTOIATRI A CONGRESSO

L’importanza della prevenzione
e il ruolo della categoria

I medici odontoiatrici del Coci in congresso a Fiuggi il 9 e 10 settembre

 

Si svolgerà il prossimo 9 e 10 settembre, nella prestigiosa cornice del Teatro di Fiuggi appena restaurato, il tradizionale appuntamento annuale del Cenacolo Odontostomatologico Centro Italia (Coci), organizzazione nata nel 1987 su iniziativa di un gruppo di medici odontoiatri con lo scopo di sviluppare iniziative scientifiche e culturali capaci di riflettere lo stato concreto dell’evoluzione dell’odontoiatria.

I medici odontoiatrici del Coci in congresso a Fiuggi il 9 e 10 settembreA confrontarsi sul ruolo e l’impegno di questa importante branca medica, un eminente parterre di professionisti, riuniti intorno al tema «La filiera odontoiatrica: 400mila addetti e 10mrd di prodotto lordo. Clinica e Ricerca». Ad aprire i lavori, portando il saluto del Cnel, sarà Tiziano Treu, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro.

Il progetto «Guardati in bocca»

Ricche e variegate le relazioni, in seguito, che spazieranno dalla lectio magistralis sulla Pandemia da Covid-19 a cura del prof. Massimo Galli, all’odontoiatria pediatrica (prof. Maurizio Bossù dell’Università Sapienza di Roma), passando per gli aspetti farmacologici nella sedazione cosciente (dott. Antonino Fiorino) e la correlazione tra problematiche odontoiatriche e disturbi del sonno (dott. Bucci e prof. Valletta).

In particolare, venerdì mattina, verranno presentate le risultanze del progetto «Guardati in bocca», dedicato alla prevenzione dei tumori del cavo orale, mentre sabato sarà il turno della presentazione dell’innovativo test salivare in grado di diagnosticare la presenza del papilloma virus.

Il progetto è curato dall’Hpv Bord di cui fanno parte il prof. Francesco Riva, Consigliere del Cnel e presidente del Coci, il prof. Sandro Rengo, presidente della Società Italiana di Odontostomatologia e Chirurgia Maxillo Facciale e docente all’Università Federico II di Napoli, il generale Nicola Sebastiani, Ispettore generale della sanità militare, e il prof. Gaetano Paludetti, Presidente della Società Italiana Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale e Direttore dell’Unità di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Gemelli.

Il peso della categoria

Ma il grande aspetto di novità di questa sessione congressuale saranno le riflessioni intorno alla sempre più stretta relazione tra la filiera odontoiatrica e l’economia nazionale, non solo attraverso le «esternalità positive» che studi dentistici e laboratori odontotecnici producono nei confronti dei cittadini (sottoforma di cure e accrescimento del benessere personale), ma anche il contributo che l’odontoiatria fornisce alla formazione della ricchezza nazionale, grazie al notevole volume di reddito e alle migliaia di posti di lavoro – direttamente e indirettamente − generati, con un’occupazione altamente produttiva e qualificata.

Tra gli interventi di venerdì pomeriggio ci sarà anche quello del segretario del Siaso Fulvia Magenga, l’organizzazione che rappresenta gli assistenti degli studi Odontoiatrici e che da poco si è unita alla Confederazione della Ciu-Unionquadri, a testimonianza dell’importante ruolo che tale figura svolge nel supportare ogni professionista e che ancora una volta sottolinea il ruolo chiave degli studi dentistici all’interno della dimensione economica nazionale.

«Come organizzazione sindacale che tutela i quadri nel settore privato e pubblico, ma anche i ricercatori, i professionisti dipendenti, siamo consapevoli − ha dichiarato Gabriella Àncora, Presidente nazionale di Ciu-Unionquadri − del ruolo fondamentale svolto dalle organizzazioni sanitarie e para-sanitarie per la crescita sociale ed economica dei territori e del Paese intero.

Proprio per questo abbiamo accolto, all’interno della nostra Confederazione, il Sindacato Italiano Assistenti Studio Odontoiatrico (Siaso), con l’obiettivo di condividere proposte e prospettive sempre più qualificanti per l’Assistente di Studio Odontoiatrico.

Si tratta di una figura fondamentale sia per l’aiuto che fornisce al professionista, sia per il ruolo centrale che svolge nei confronti dell’assistito. Con lei che il paziente si approccia all’inizio, ed è sempre essa che lo accompagna lungo il percorso terapeutico, diventando spesso un punto di riferimento prezioso».

Alessandro Alongi

 

 

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