NUOVA SENTENZA NEGLI USA

Il Glifosato
è cancerogeno

 

Il Glifosato è cancerogeno. Per la seconda volta un tribunale americano lo statuisce. Ci sono voluti svariati giorni di camera di consiglio, ma alla fine un giudice federale degli Stati Uniti ha riconosciuto che il diserbante Roundup (il cui ingrediente principale è il Glifosato) ha scatenato un linfoma non Hodgkin in un cittadino californiano. Edwin Hardeman, settantenne, ha utilizzato il prodotto a base di glifosato per trent’anni, alla fine si è ammalato del terribile cancro.

La sentenza però è dirompente, infatti si tratta della prima volta che un giudice federale si pronuncia su una questione simile. Nel 2018, c’era stata un’altra sentenza di condanna per questo micidiale pesticida, ma, ad emetterla, era stato infatti un tribunale di rango più basso, quello dello stato della California. Lì, la condanna per la Monsanto, la multinazionale che produce e commercializza il Roundup, del gruppo della tedesca Bayer, aveva stabilito un risarcimento pari a 289 milioni di dollari a Dewayne Johnson, giardiniere affetto dalla stessa patologia. Indennizzo ridotto poi in secondo grado a 78 milioni.

Si può dire che i giudici abbiano avuto, purtroppo, lavoro estremamente facile, infatti i più recenti studi epidemiologici stabiliscono che chi manipola il Glifosato ha un incremento del rischio di ammalarsi di linfoma non Hodgkin di oltre il 41%.

Mentre dal colosso tedesco si affrettano a dichiarare che «Siamo delusi dalla decisione, ma continuiamo a credere fermamente nel fatto che la scienza possa confermare che l’erbicida non è cancerogeno. Crediamo che gli elementi presentati per la seconda fase del processo dimostreranno l’appropriatezza della condotta della Monsanto»,non possiamo che essere preoccupati vista la lunghissima persistenza ed il massiccio uso che se ne continua a fare anche nel vecchio continente ed in Italia.

Aspettiamo con ansia l’emanazione di una direttiva comunitaria che blocchi la produzione, il commercio e l’uso del Glifosato. Infatti l’erbicida totale della Monsanto non è pericoloso solo per chi ne faccia un uso professionale ma anche per chi mangia i prodotti ortofrutticoli coltivati su aree contaminate e soprattutto per chi mangia carne o peggio beve latte. Infatti gli animali che si cibano di foraggi tendono a concentrare su di loro la molecola che passa direttamente nel latte e si deposita nelle carni.

Nuove ricerche mostrano che a bassi livelli di Glifosato ritrovati nelle urine umane corrisponde una accresciuta incidenza di crescita di cellule tumorali nella mammella, confermando il potenziale effetto carcinogeno dell’erbicida conosciuto fin dal 1980. Infatti il Glifosato mima l’azione degli estrogeni ed usa lo stesso percorso molecolare degli ormoni che promuovono la proliferazione delle cellule tumorali.

Tutta colpa insomma dei tedeschi. Soprattutto di Justus Von Liebig, un bavarese nato nel 1803 e morto nel 1873, che oltre ad inventare il famosissimo dado da brodo, fu l’ideatore della chimica in agricoltura. Dobbiamo a lui insomma se l’agricoltura moderna ci ha portato benessere ed abbondanza ma anche malanni e vere e proprie stragi (vedi il disastro di Bhopal in India). Ora i tedeschi della Bayer ci hanno fatto anche quest’altro bel regalo. Che sia arrivato il momento di ripensare i modelli di sviluppo e crescita?

Lino Rialti

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