Uno studio della Camera di Commercio di Milano, Monza, Brianza e Lodi mette in evidenza come i prodotti made in Italy più esportati al mondo risultino essere cioccolato, caffè, the, spezie e tutti quei piatti pronti che ormai fanno parte delle abitudini alimentari non solo degli italiani.
Condotto in maniera accurata a Milano, lo studio conduce ad un risultato neanche troppo sorprendente: «L’agroalimentare italiano nel mondo» è una analisi di mercato che produce una mappa delle rotte del cibo italiano nel mondo. Si parla di miliardi di euro di incassi per le fabbriche e le aziende tricolori, tanto che viene stilata anche una classifica invidiabile delle città che riescono a stare al passo delle prime.
I maggiori esportatori italiani sono Cuneo e Verona con 3 miliardi di euro, ma immediatamente dopo segue Milano con un trend di crescita importante ed un volume di affari di poco inferiore al miliardo e mezzo di euro.
Nel mondo, invece, l’agroalimentare made in Italy vale 41 miliardi di euro e cresce ad una velocità statistica percentuale del 1,4% annuo.
I mercati dove i prodotti italiani vanno per la maggiore sono Germania, Francia, Stati Uniti e Regno Unito, con i tedeschi primi ad apprezzare i nostri consumi. Non lo dimostrano, quindi, solo nelle escursioni fatte nel Bel Paese, ma anche sul proprio suolo, quando importano prelibatezze italiane pur di non perderne il ricordo.