CREDITO

Lavoratore demansionato,
Bcc condannata

Bcc San Giovanni Rotondo condannata per demansionamento

 

La Bcc di San Giovanni Rotondo aveva deciso di far svolgere ad un dipendente delle mansioni meno qualificate rispetto alle sue competenze e al suo grado. E così l’interessato, con l’assistenza dell’Ugl Credito, è ricorso al giudice del lavoro del Tribunale di Foggia che gli ha dato ragione condannando la Banca di Credito Cooperativo.

Il Segretario Generale dell'Ugl Credito Ennio OcchipintiI lavoratori del Credito diminuiscono anno dopo anno, gli sportelli bancari si ritirano dal territorio e per recarsi in filiale c’è ormai bisogno dell’appuntamento. Al tempo stesso aumentano gli scorpori dal settore di personale bancario e sono frequenti i casi di demansionamento dei lavoratori.

Per porre un argine all’arroganza crescente e ai loro atteggiamenti vessatori e penalizzanti confronti dei lavoratori, l’Ugl Credito ha deciso assistere gratuitamente i propri associati nei contenziosi legali con le banche, affidando la predisposizione dei ricorsi ad un primario studio legale della Capitale.

«Succede spesso – spiega il segretario nazionale dell’Ugl Credito Ennio Occhipinti – che i lavoratori non potendo affrontare gli onerosi costi legali di un contenzioso, finiscano per subire delle ingiuste penalizzazioni da parte delle banche. Con conseguenti ricadute sulla loro salute psico/fisica e sulla serenità familiare».

L’ultimo caso in ordine di tempo è il ricorso proposto dal dott. Pasquale Urbano – che è anche un Rappresentante sindacale dell’Ugl Credito – che era stato adibito a mansioni inferiori dalla Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo. L’8 novembre il Tribunale di Foggia ha riconosciuto in pieno le ragioni del ricorrente, patrocinato dagli avvocati Giuseppe Catanzaro e Paolo Pizzuti dell’omonimo Studio legale di Roma, condannando la Banca soccombente anche al pagamento delle spese processuali.

Marco Scauro

 

 

 

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