CREDITO

Mentre gli utili crescono
gli sportelli bancari spariscono

Si aggrava il fenomeno della desertificazione creditizia. Sono già 3.300 i comuni rimasti senza banche

 

Le banche abbandonano il territorio. A partire dal 2009 il sistema bancario italiano ha registrato una trasformazione profonda, caratterizzata, da un lato, da una forte crescita nel ricorso ai canali digitali per la distribuzione dei servizi alla clientela e, dall’altro lato, dalla riorganizzazione e dal ridimensionamento della rete distributiva tradizionale.

Sul primo fenomeno hanno senz’altro influito la rapida evoluzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e la loro crescente diffusione nella popolazione e quindi nella potenziale platea dei clienti. Sul secondo, un ruolo importante lo hanno giocato le pressioni al contenimento dei costi scaturite dalla crisi finanziaria.

Il ricorso ai servizi online

Banche. Il disagio maggiore della scomparsa degli sportelli sul territorio ricade sulle fasce deboli della popolazione e sulle piccole imprese.Utilizzando i dati della Banca d’Italia a livello di provincia e banca, è emerso che laddove era maggiore il ricorso ai servizi on line questi abbiano potuto in parte sostituire quelli erogati attraverso l’interazione diretta e in presenza con la clientela, contribuendo quindi alla chiusura, al ridimensionamento e alla trasformazione degli sportelli bancari esistenti.

L’allontanamento delle strutture territoriali delle banche nuoce in particolare ad alcune categorie di clienti. Innanzitutto le persone con un minor grado di alfabetizzazione informatica o quelle localizzate in zone periferiche con insufficienti dotazioni infrastrutturali che consentano un efficiente utilizzo della rete.

In secondo luogo le piccole imprese che, per la loro opacità informativa, potrebbero risentire maggiormente della sostituzione di relazioni dirette con il personale della banca con quelle gestite attraverso i canali digitali.

«Le banche stanno rinunciando al loro principale core business — è l’opinione del segretario nazionale dell’Ugl Credito Ennio Occhipinti — in favore degli utili crescenti dei loro bilanci, incuranti della ricaduta negativa sulle fasce più deboli della popolazione e sulle piccole imprese».

1.500 sportelli chiusi in due anni

In Italia, nel 2023 sono stati chiusi 826 sportelli bancari. Alla fine del 2022 gli sportelli chiusi erano stati 677 (-3,9%). Questo significa che in due anni sono stati chiusi più di 1.500 sportelli.

Un quarto del territorio nazionale, con una superficie che supera quella di Lombardia, Veneto e Piemonte, è stato abbandonato dalle banche, stima l’Osservatorio sulla desertificazione bancaria della First Cisl.

Aumenta anche il numero di persone che non hanno accesso ad una filiale nel Comune di residenza: sono 362mila in più rispetto ad un anno fa. Sei milioni di persone, invece, vivono in comuni dove è rimasto un solo sportello e rischiano così di trovarsi a breve tagliati fuori dai servizi bancari.

Un quadro, quello emerso dall’Osservatorio, che non è uguale in tutte le regioni: la maglia nera spetta a Marche, Abruzzo e Lombardia, dove la flessione è più forte.

3.300 comuni senza banche

Elaborando i dati resi disponibili al 31 dicembre 2023 da Banca d’Italia e Istat, l’Osservatorio ha calcolato che 3.300 Comuni non hanno più sportelli bancari. Nel 2023 sono stati 134 i Comuni rimasti senza.

Quello della desertificazione è un fenomeno che avanza con sempre maggiore rapidità: tra il 2015 e il 2023 il 13% dei Comuni italiani ha visto chiudere l’ultima filiale. Una percentuale che potrebbe salire ulteriormente perché i comuni con un solo sportello sono il 24% del totale.

Da notare che gli Stati Uniti, dove cominciano sempre molti fenomeni destinati a diffondersi anche altrove, si stanno muovendo controcorrente. Due colossi come Jp Morgan e Bank of America stanno aprendo centinaia di filiali e continueranno a farlo nei prossimi anni.

«Se non ci sarà anche in Italia un’inversione di tendenza — dichiara Ennio Occhipinti — bisognerà ipotizzare l’intervento degli enti locali. Penso per esempio all’apertura di sportelli di servizio presso i Comuni di concerto con le Regioni, che potrebbero essere finanziati attraverso i fondi del Pnrr».

Maria Facendola

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