Poco dopo Massa Lubrense, noto comune della costiera sorrentina, sorge la frazione di Termini. Il borgo pare si chiami così perché lì finisce, o termina, la costa di Sorrento e comincia quella di Amalfi. A dividerle c’è Punta Campanella, che si raggiunge appunto a piedi dal piccolo borgo.
Arrivando a Termini si comprendere subito perché l’imperatore Tiberio volle fare di Capri il suo soggiorno estivo e poi vi ci trasferì e volle spenderci più tempo possibile durante il suo regno.
Da ogni angolo di Termini, a cominciare dalla piazza centrale, non mancano viste mozzafiato sull’isola. La presenza e bellezza di Capri è così forte in ogni angolo del borgo che sembra di toccarla. Soprattutto durante il tramonto che può essere goduto dalla terrazza della piazza centrale del paese.
Punta della Campanella
Termini ha poche abitazioni nello stile tipico della costiera ma stupirà il viaggiatore per la bellezza delle sue poche stradine e per la sua piazza centrale, dotata di un ottimo bar. Al centro del paese di Termini sorge la chiesa di Santa Croce anch’essa meritevole di una visita.
Ma sono sicuramente le escursioni a piedi una delle principali attrazioni, con i molti sentieri che partono dalla piazza ad esempio verso la vicina Nerano, dove si può arrivare in 30 minuti passando tra limoneti ed antichi casali. O si può camminare verso il monte di San Costanzo che domina dall’alto Punta Campanella o il sentiero verso la punta stessa e le due baie spettacolari che sorgono alla sua destra ed alla sua sinistra.
Fossa di Papa e Mitigliano
Punta Campanella è collegata a Termini appunto dalla vecchia strada «via Minerva». Questa strada attraversa due luoghi notevoli: il primo è Fossa di Papa, dove un tempo c’era un’antica necropoli greca; il secondo si chiama Mitigliano. In questo luogo sorgeva un’antica abbazia; d’altra parte, oggi c’è solo la chiesetta di «Santa Maria».
Arrivare alla punta significa avvicinarsi lentamente a Capri e godere poi del panorama sulle due costiere. Prima della punta sorge la torre di Fossa di Papa, costruita sopra la rimanenza di un tempio greco e che serviva a difendere e monitorare la costa dagli assalti dei saraceni. Dal sentiero è possibile scendere alla cala di Mitigliano, con la sua spiaggia di scogli e brecciolino ed il mare cristallino.
Baia di Ieranto
Mentre per gli amanti delle immersioni i luoghi sono paradisiaci, soprattutto nella Baia di Ieranto, che sorge alla sinistra della Punta. Ci si può arrivare da un lungo sentiero che parte da Nerano o dal mare con un’escursione guidata. Ci si addentra nell’area marina protetta che è una perla della costiera, tra agrumeti incontaminati che lasciano lentamente spazio agli uliveti e poi alla macchia mediterranea che raggiunge le due spiagge della baia.
Il tutto assolutamente ben tutelato e curato grazia al Fondo per l’Ambiente Italiano, che alcuni anni fa ha preso in gestione tutta l’area. Aprendola al pubblico e rendendo questo gioiello fruibile e protetto. A piedi da Termini può vale re la pena raggiungere anche Massa Lubrense, attraversando strade piene di limoneti e molte altre belle frazioni tutte con vista sul mare.
La vista mozzafiato su Capri
E dopo una lunga giornata di mare o di escursioni, guardando Capri e godendosi questi luoghi unici al mondo, Termini ed i suoi dintorni offrono ristoranti eccezionali dove cenare. Dai più celebri e stellati a varie offerte più abbordabili. E non mancano ottimi negozi dove acquistare i prodotti tipici del territorio o del pesce freschissimo. L’ospitalità, invece, è molto costosa in alta stagione, con prezzi proibitivi, ma vista la bellezza dei luoghi basta una qualsiasi giornata di sole durante l’anno per goderne appieno la bellezza.
Infine va ricordato che la costiera sorrentina ed amalfitana si sono conservate nella loro bellezza anche perché sono sempre difficili da raggiungere. La strada è unica e spesso trafficatissima. Quindi per arrivare fino a Termini ci vuole una grande pazienza, che verrà ripagata dalla bellezza unica al mondo dei luoghi. Del resto l’imperatore Tiberio decise di farsi costruire non una ma dodici ville nella sua Capri. Decidendo che questi erano luoghi cari agli Dei.
Domenico Chirico