ROVERETO

Passeggiando
tra i mercatini di Natale

Rovereto, tra natura, cultura e mercatini di Natale

 

Circondata da monti e boschi, la cittadina di Rovereto, il cui nome deriva dalla rovere o quercia, ha tutta la bellezza e l’austerità dei civilissimi abitati del Trentino e dell’Alto Adige.

Il Castello di RoveretoRovereto nasce come piccolo borgo e come fortezza medievale per dominare i passaggi nel cuore della Vallagarina, la valle che congiunge la pianura padana alla vicina Trento.

Le nobili famiglie che la governano si dedicano all’epoca solo a rafforzarne le mura finché sotto la dominazione della Repubblica di Venezia, a partire dal Rinascimento, si trasformò l’assetto medievale in una vera e propria cittadina. A cui la Serenissima non solo inviò i suoi architetti per rivederne la struttura ma diede importanti privilegi economici per far si che si sviluppasse l’industria tessile.

Rovereto, la piccola Atene

La Torre Civica di RoveretoLa presenza del fiume Adige, infatti, permise nei secoli la crescita di questo settore tanto che anche il regno austroungarico confermò la vocazione industriale dell’area. Assieme al tessile si sviluppò anche una notevole vita culturale, grazie alla presenza di commerci, scuole, accademie, tanto da far denominare Rovereto la piccola Atene sin dal ‘700.

Fu allora che ad esempio nacque l’Accademia degli Agiati, istituzione culturale di grande prestigio e dall’800 impegnata a favorire le istanze nazionaliste a favore dell’Italia unita. Accademia di cui fecero parte Goldoni e di cui fu a lungo presidente il filosofo Antonio Rosmini.

Oggi ancora si può toccare con mano la vivacità culturale della cittadina con un bellissimo teatro che offre un ricco cartellone di spettacoli e soprattutto due musei che da soli meritano una visita a Rovereto.

Il Mart e la casa museo di Depero

ILa piazzetta di accesso al Mart di Roveretol Mart, museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto, è già per il suo edificio un piccolo gioiello. Costruito dall’architetto Mario Botta negli anni ’80 ospita, oltre lo spazio espositivo, anche sale convegni ed una biblioteca.

Lo spazio però dedicato all’arte è predominante con un concetto di museo moderno e vivente molto simile a monumenti come il Moma di New York o il Maxxi di Roma. Ogni mese ci sono eventi, mostre, presentazioni di nuovi artisti in uno spazio in continua trasformazione e che offre esperienze uniche ai suoi visitatori.

La casa museo di Fortunato DeperoL’altro gioiello del polo museale roveretano è la casa Museo dedicata all’artista locale Fortunato Depero. Il suo nome oggi forse non è più così noto ma è uno dei padri del design e della grafica pubblicitaria italiana. Un genio della comunicazione che mosse i primi passi con i futuristi e inventò immagini e forme che fanno parte della storia del nostro paese, come ad esempio la bottiglietta di campari soda.

La casa museo, sebbene piccola, è piena dei suoi lavori e delle sue intuizioni e camminando tra i suoi corridoi si comprende come l’Italia si stesse trasformando ad inizio ‘900 da paese agricolo a paese di consumi ed industriale con i suoi prodotti da vendere e commercializzare.

Maria Dolens, la Campana dei caduti

Maria Dolens, la campana dei caduti

Altro luogo da visitare è il castello della città costruito sui resti del primo forte medievale. E merita, per ricordare la storia di queste terre, anche una visita al colle di Miravalle dove c’è la Campana dei caduti, soprannominata anche Maria Dolens, la campana costruita fondendo i cannoni delle varie parti in conflitto durante la Prima guerra mondiale.

Si tratta della campana più grande del mondo che suoni a distesa ed ogni sera al tramonto i suoi cento rintocchi vogliono essere un perenne monito di pace universale.

La stagione dei mercatini

Accanto al percorso culturale Rovereto offre strade e palazzi austeri e molto ben curati dove è piacevole passeggiare serenamente senza subire traffico e caos. Piazze pulitissime ed ottimi caffè ed osterie dove fermarsi a bere l’ottimo vino trentino o gustare i piatti locali a base di carne, sempre molto gustosi.

Il periodo migliore per scoprire la zona è il Natale quando, da fine novembre, il borgo si riempie dei famosi mercatini di Natale ricchissimi di bei prodotti locali ed artigianali ed occasione ottima per acquistare dei regali.

L’amministrazione locale rende sempre la stagione dei mercatini un evento per cui oltre alla parte commerciale si susseguono eventi per adulti e per bambini, concerti e spettacoli in un borgo che si illumina con grande maestria.

Il turista ed il viaggiatore si sentono sempre ben accolti in un contesto del genere e, di solito, gli viene sempre voglia di tornare a godersi arte e pace di queste valli.

Domenico Chirico

 

 

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