RODIO - SAN MAURO LA BRUCA

Gli antichi possedimenti
dei Cavalieri di Malta

Il borgo di Rodio con la statua di Sant'Agnello

 

Nel Cilento, un territorio situato nella Campania meridionale in provincia di Salerno, sorgono i borghi di Rodio e San Mauro la Bruca, antichi possedimenti dell’Ordine dei Cavalieri di Malta.

Lo stemma del Comune di San Mauro la Bruca con al centro la croce dei Cavalieri di MaltaL’Ordine Giovannita, fondato intorno all’anno Mille vicino ad Amalfi e poi denominato comunemente Ordine dei Cavalieri di Malta, aveva tra i suoi compiti assistenziali e di beneficienza sia il sostegno ai pellegrini in viaggio da e per la Terra Santa.

Dopo la sua trasformazione in ordine militare ebbe anche la missione di riconquistare il Santo Sepolcro partecipando con i suoi cavalieri alle crociate.

Tra le sue basi logistiche per le crociate e le opere di beneficienza c’era anche dal 1300 l’isola di Rodi, conquistata ai turchi. Il nome completo dell’ordine è infatti «Sovrano militare ordine ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta».

Le lotte per il dominio del Mediterraneo

Da questa storia che affonda le sue radici nelle lotte per il dominio del Mediterraneo contro gli arabi trae il suo nome il borgo di Rodio in Cilento. Mentre il vicino borgo di San Mauro la Bruca conserva tracce di questa eredità nel suo stemma, identico a quello dell’Ordine.

Rodio e San Mauro erano infatti due possedimenti dell’Ordine che fornivano viveri e ristoro per sostenere le campagne militari e le opere di assistenza.

Gli antichi dipinti del 1600 disponibili di Rodio sono paragonabili allo scenario attuale del paesino di soli 300 abitanti, che ha ancora un aspetto arroccato e medievale.

Al centro del paese domina il Palazzo Baronale di Rodio o Palazzo Landulfo e si affaccia sulle principali strade e piazze. Il Palazzo, medievale, era riconoscibile da lontano per la sua torre ed è stato recentemente ristrutturato per ospitare eventi.

Il Santuario di Sant’Agnello

Rodio. La statua di Sant'Agnello portata in processione tre volte all'annoIntorno ci sono le stradine del paese e di notevole interesse il Santuario di Sant’Agnello. Dal 2009 la chiesa è stata appunto elevata a Santuario per il culto del Santo, molto venerato nel Cilento e che si ritiene protegga la vita nascente e le donne in gravidanza.

L’8 agosto accorrono persone da tutto il circondario per devozione a questo santo e moltissime sono le persone della zona che portano il nome Aniello o Anella. Dal Santuario spicca il campanile che nasce a pianta quadrata ma si innalza in una cella campanaria sormontata da una cuspide di base ottagonale e forma a «bulbo di cipolla», tipica dello stile barocco.

Se si volesse raggiungere in auto da Rodio la vicina San Mauro ci vorrebbe almeno un’ora tra le tortuose strade del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, dove sono entrambi i borghi, ma per fortuna Rodio è collegata all’altro ex possedimento dell’Ordine di Malta da un bel sentiero.

Sul sentiero dei Cavalieri di Malta

È stato rimesso in sesto da associazioni locali per la valorizzazione del territorio, lungo 5 chilometri si chiama proprio sentiero dei cavalieri di Malta, spettacolare passeggiata tra natura incontaminata, uliveti, castagni e ruscelli che vanno verso il mare a valle.

Una volta arrivati a San Mauro le due chiese locali di Sant’Eufemia e san Mauro Abate meritano una visita. Come i sentieri circostanti dove sono ancora rinvenibili antichi mulini ad acqua.

In tutta la zona sono di ottima qualità i prodotti culinari locali tra cui va citata l’ottima carne e il caciocavallo. San Mauro è celebre in particolare per la sua sausicchia, la salsiccia prodotta con carni selezionate di maiale e tagliata solo rigorosamente a punta di coltello e mai utilizzando il tritacarne.

Le salsiccie di San Mauro la Bruca

Tanto è celebre nella zona che ad agosto di solito c’è il festival della salsiccia sanmaurese. E non va dimenticato la qualità di olio particolare prodotta a Rodio.

L’ospitalità nella zona è un po’ limitata ma la vicinanza a note località turistiche come Ascea e Palinuro rende più accessibile l’area. La vicina spiaggia di Pisciotta poi offre la possibilità di un bel bagno di mare.

Le strade sono in generale però impervie e quindi bisogna prendersi il tempo giusto per visitare questi luoghi, che hanno in ogni caso il pregio di raccontare un’Italia antica, ancora isolata e legata alle sue ritualità. In cui anche l’alternanza delle antiche case in pietra con quelle in cemento, figlie del benessere e dell’immigrazione, trova una sua grazia.

Del resto questo senso di luoghi arcaici si ritrova anche nell’antico retaggio dei Cavalieri di Malta, che furono proprietari dei feudi fino al 1700. E che camminando tra boschi e godendosi i tramonti si potrebbero ancora immaginare mentre tornano dalle fatiche e violenze della guerra e trovano riposo tra ulivi e castagni.

Domenico Chirico

 

I LUOGHI DI BELL’ITALIA

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