QARAQOSH

Il borgo iracheno
dove si parla italiano

Qaraqosh, l'antico borgo dei cristiani iracheni

 

Per l’estate la nostra rubrica guarda anche all’estero. E tra le bellezze dell’Italia c’è la capacità del nostro Paese di esportare cultura, storia, arte e di essere uno dei centri della cristianità. In Iraq c’è Qaraqosh, un borgo la cui storia e cultura è legata all’Italia perché molte delle persone che vi si incontrano parlano italiano o hanno avuto, attraverso la chiesa locale, rapporti con l’Italia.

La cittadina di Qaraqosh, nell'Iraq settentrionale non lontana da MosulQaraqosh è una piccola cittadina nel nord del paese, poco distante dalla città di Mosul. Qui la storia si perde nella notte dei tempi, all’epoca degli assiri e dei babilonesi.

La narrazione delle popolazioni di religione cristiana dell’Iraq vuole che siano discendenti appunto degli assiri, del resto la stessa Qaraqosh nasce vicino ad un antico villaggio di questa popolazione della Mesopotamia.

L’aramaico dei cristiani iracheni

Papa Francesco in visita pastorale a Qaraqosh nel marzo 2021Siamo alle origini della nostra civiltà nella terra tra il Tigri e l’Eufrate, ed alle origini del cristianesimo che nasce appunto in Medio Oriente. Infatti la lingua parlata da parte dei cristiani iracheni è l’aramaico, la lingua anche di Gesù di Nazareth e tuttora viva – anche se un po’ diversa – grazie a queste comunità che hanno resistito per millenni ad ogni genere di cambiamento politico, culturale e religioso.

Negli ultimi 20 anni poi l’Iraq ha perso buona parte della sua comunità cristiana, che è passata da più di un milione di persone a circa 400mila. Di queste alcune decine di migliaia vivono a Qaraqosh, anche se è difficile avere un numero preciso vista l’alta mobilità delle persone per ragioni di lavoro o migrazioni e fughe continue.

Le prime tracce del borgo come è oggi ed il cui nome in aramaico è Bakdida (la casa degli uccelli probabilmente) sono del 1600. Sicuramente comunità cristiane vivevano nell’area tanto che dal 1700 un nutrito gruppo di domenicani si trasferì nella zona per evangelizzare e legare le comunità a Roma.

A livello architettonico rimane poco di questa storia se non il centro di documentazione e restauro ancora esistente dei domenicani, che ha sempre preservato la cultura scritta delle comunità ed ha salvato da ogni guerra e persecuzione libri rari che raccontano la vita ed il pensiero di questa minoranza.

Qaraqosh, presidio della cristianità irachena

Qaraqosh, la cittadina è oggi rinata dopo le distruzioni dell'Isis del 2015Qaraqosh si è sempre preservata come presidio della cristianità e moltissimi figli di questa terra hanno studiato all’Università Gregoriana a Roma.

Non è difficile incontrare più di un religioso che parla un perfetto e forbito italiano in giro per il borgo ed infatti Papa Francesco, durante la sua visita in Iraq nel 2021, ha voluto visitare questa comunità.

Qaraqosh è stato assediato ed attaccato dall’Isis nel 2015, con la sua bella cattedrale bruciata ed il chiostro usato come poligono di tiro. Molte case sono state saccheggiate e gli abitanti sono tutti fuggiti nel giro di una notte portando con se quello che potevano.

Qaraqosh è poi rinato lentamente grazie alla grande solidarietà delle comunità cristiane di tutto il mondo e della cooperazione internazionale. La Chiesa è stata restaurata, i simboli religiosi ricostruiti ed alcuni pittori hanno decorato i muri per ridare colore dove c’era solo il nero delle case bruciate.

Anche la moschea è stata restaurata in quanto i cristiani hanno sempre privilegiato il dialogo e sono consapevoli che la persecuzione non è stata subita solo da loro ma da migliaia di persone di tutte le religioni.

È di Qaraqosh anche il vescovo siriaco-cattolico di Mosul, capitale un tempo dell’Isis, ed oggi di nuovo città aperta e che prova ad essere plurale.

La rinascita dopo l’occupazione dell’Isis

La comunità cristiana di QaraqoshOggi per le strade di Qaraqosh sono rinate attività commerciali e ristoranti, le cui specialità sono soprattutto di carne fatta alla brace in tutti i modi. Presso alcune strutture religiose è possibile anche trovare alloggio ma è un po’ complicato raggiungere questo luogo sperduto nel cuore dell’Iraq settentrionale.

In realtà l’Opera romana pellegrinaggi, l’organismo del Vaticano che supervisiona i principali luoghi di culto da visitare, sta da tempo studiando la possibilità di aprire un percorso turistico religioso verso l’Iraq visto che le località e le comunità cristiane da visitare sono molte ed importantissime.

Fra le diverse località nei pressi di Qaraqosh c’è la Ur dei Caldei dove secondo la Bibbia nacque il profeta Abramo. E dove si trovano importantissimi rinvenimenti archeologici della civiltà sumera. Non distante ci sono Nassyria e le famose Marshlands, le paludi mesopotamiche che potrebbero aver ispirato l’Eden biblico.

Sembra impossibile immaginare di visitare queste terre ed il borgo di Qaraqoosh ma se queste popolazioni hanno resistito per millenni ed hanno difeso la loro cultura e religione possiamo solo sperare un giorno di andarle a trovare da turisti e pellegrini e scoprire la Mesopotamia, luogo delle origini.

Domenico Chirico

 

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