PESCINA

Il paese di Ignazio Silone
e del Cardinale Mazzarino

Pescina, il borgo della Marsica dove nacquero Ignazio Silone e il Cardinale Mazzarino

 

Pescina si trova nell’antica terra del popolo italico dei Marsi, oggi è divisa in molti piccoli borghi della provincia dell’Aquila. Qui un tempo il condottiero Silone condusse gloriose battaglie contro i romani nella celebre guerra sociale, che intorno al I secolo avanti Cristo vide molti popoli italici opporsi all’Impero per vedersi riconosciuti i diritti di cittadinanza ed i privilegi ad essi connessi.

La processione di San Berardo, patrono di Pescina e dell'intera MarsicaUn popolo duro e fiero quello della Marsica che nei secoli ha visto in Pescina uno dei suoi centri principali, soprattutto dal punto di vista culturale e religioso.

Il borgo fu il luogo dove San Francesco diffuse il suo ordine nell’area e nel 1550 divenne sede della Diocesi dei Marsi fino ad inizio Novecento quando fu sostituita da Avezzano.

Storicamente poi il borgo è stato anche dominio delle grandi famiglie del Regno di Napoli e dello Stato Pontificio, i Piccolomini e più tardi i ricchissimi banchieri Torlonia che intorno alle loro ricchezze in zona hanno costruito anche la Banca del Fucino.

Nel 1916 il terremoto della Marsica

La Basilica Santa Maria delle Grazie di Pescina (Foto di Eraldo Di Sipio)Nella lunga storia di Pescina ci fu il terremoto del 1915 che sterminò la popolazione locale, che passò in pochi giorni da seimila a mille persone. Una vera tragedia che accompagnata anche dalla grande bonifica della Piana del Fucino, iniziata a fine Ottocento, e che ha reso i terreni circostanti al borgo fertili e luogo di grandi produzioni agricole per il mercato locale e nazionale.

Il prosciugamento del lago del Fucino portò sicuramente dei problemi sociali ed una necessità di riconversione delle produzioni ma anche nuove opportunità.

Passeggiando per il borgo di Pescina si trovano le testimonianze di tanta storia nonostante le distruzioni del sisma. Il primo luogo da visitare è sicuramente la ex cattedrale della diocesi, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, costruita a partire dal 1500 e che ospita le reliquie di San Berardo.

Nonostante il terremoto del 1915 ancora oggi la chiesa presenta una facciata molto bella ed un porticato con campanile notevoli.

Ignazio Silone e il Cardinale Mazzarino

La casa natale dello scrittore Ignazio Silone a PescinaIn zona vale la pena visitare anche la torre di San Berardo, parte di una chiesa poi distrutta. Ai piedi della torre sorge la tomba dello scrittore Secondino Tranquilli, in arte Ignazio Silone. Un autore che seppe raccontare come pochi altri le storie dei contadini e dei pastori della zona attraverso il celebre romanzo Fontamara ed altre opere.

Il Cardinale Mazzarino nato a Pescina nel 1602 e morto a Vincennes (Francia) nel1661Tra le architetture civili non lontano si trova la casa museo del Cardinale Mazzarino (1602-1661), il celebre religioso che partendo dal borgo di Pescina divenne nel 1600 successore del Cardinale Richelieu e temutissimo primo ministro del re di Francia Luigi XIV.

Merita una passeggiata anche l’antica torre dei Piccolomini che domina il paese ed è visibile da ogni parte della piana del Fucino. Costruita a partire del 1500 è stata recentemente restaurata.

La bonifica della piana del Fucino

La piana del Fucino ricavata dal prosciugamento nel 1878 del lago omonimoMolta parte della storia e della cultura della zona di Pescina è legata alla piana del Fucino ed alla sua lunga bonifica che terminò peraltro solo con l’esproprio di molti terreni ai Torlonia a seguito della riforma agraria del 1950 ed a molte lotte degli agricoltori. Un ricordo così forte e sedimentato nella cultura locale.

Scriveva Ignazio Silone: «In capo a tutti c’è Dio, padrone del cielo. Questo ognuno lo sa. Poi viene il principe Torlonia, padrone della terra. Poi vengono le guardie del principe. Poi vengono i cani delle guardie del principe. Poi, nulla. Poi, ancora nulla. Poi, ancora nulla. Poi vengono i cafoni. E si può dire ch’è finito.»

Oggi però in quei luoghi c’è una grande comunità del Marocco che coltiva la terra insieme ai – pochi – contadini locali rimasti ed una delle migliori produzioni di patate d’Italia.

La cucina locale ne è testimonianza con piatti e zuppe a base di patate e carote Igt della piana e naturalmente piatti a base di arrosticini.

Ospitalità non manca in molti dei borghi della zona e può essere una buona occasione per conoscere quest’Italia antica e ricca di storia legata al lavoro ed all’opera continua dell’uomo per migliorare le sue condizioni e la terra che lo circonda.

Nel colpo d’occhio dal borgo di Pescina verso il Fucino oggi si vede anche Telespazio, uno dei principali hub italiani di connettività satellitare. Un collegamento simbolico ideale tra la storia secolare, la terra e le sue radici ed uno sguardo costante sul futuro.

Domenico Chirico

 

 

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