CASERTAVECCHIA

Uno dei più belli borghi medievali
della Campania

Casertavecchia, il borgo medievale a due passi dalla Reggia dei Borboni

 

Alle pendici dei Monti Tifatini e sopra la città di Caserta sorge Casertavecchia. Un borgo medievale i cui primi insediamenti risalgono, probabilmente, alla fine dell’800 dopo Cristo, all’epoca dei Longobardi. Tutt’oggi è una delle località di epoca medievale meglio conservate nel sud Italia.

Il borgo medievale di CasertavecchiaUn luogo incantevole e sospeso tra le colline, dove il regista Pasolini scelse di ambientare parte del suo film del 1971 Decameron, proprio per l’autenticità dei luoghi.

L’urbanizzazione a valle della città di Caserta, a seguito della costruzione dei Borboni della celebre Reggia nel ‘700, fece si che il borgo fosse a lungo dimenticato e che il Vescovado che vi aveva sede fosse spostato nella città nuova. Ma questi eventi hanno preservato il borgo ed oggi è un piccolo gioiello dove è possibile ammirare case in pietra e lo spettacolare stile romanico del suo Duomo, nonché le torri medievali ed i suoi caratteristici vicoli da cui si vede un panorama eccezionale. Il Vesuvio, Napoli, le isole del Golfo.

Negli anni ’60 la riscoperta

Negli anni ’60 fu riscoperto ed inserito nella lista dei monumenti nazionali e da qui ripartì la sua rinascita, nonostante tuttora sia abitato da poche centinaia di persone.

Il Duomo in particolare è meta di studiosi ed appassionati unendo elementi romanici ad influssi normanni e bizantini. Architetture più diffuse in Sicilia che in Campania. Nell’area dell’antico castello si svolge poi un festival culturale – Settembre al Borgo – molto noto in regione e che quest’anno è arrivato alla 50a edizione con artisti internazionali che raggiungono il borgo per esibirsi tra le sue antiche mura.

Una visita a Casertavecchia è sempre piacevole soprattutto se si organizza una gita anche alla vicina Reggia e la sera ci si vuole rilassare camminando per le sue antiche strade ed in uno degli ottimi ristoranti sparsi tra i vicoli. Non mancano infatti moltissimi prodotti locali ottimi, trovandoci in piena Campania felix.

Inoltre è da segnalare anche la recente riscoperta di molti vitigni autoctoni della zona, come il Pallagrello, e la nascita di ottime cantine che producono vini Igp e doc estremamente interessanti. Peraltro sia a Caserta città, sia nella vicina Caiazzo, da alcuni anni viene scelta la migliore pizzeria d’Italia. Scelte che fanno sempre arrabbiare i napoletani ma che riflettono l’antica trazione culinaria anche della provincia campana. Molte anche le strutture ricettive vicine e di solito più facilmente raggiungibili che quelle di Napoli.

Il Duomo e la chiesa dell’Annunziata

Come scriveva Guido Piovene nel suo celebre «Viaggio in Italia», Casertavecchia «è un nodo di case e viuzze morto e monocromo, del colore giallastro del travertino; intorno un paesaggio di colli brulli, sassosi, seminati di spunzoni di torri; un paesaggio fermo e perfetto».

Ed infatti è questa l’impressione che lascia a chi la viene a visitare. Al momento rimane ancora abbastanza fuori dai circuiti turistici mentre è spesso utilizzata con i suoi ristoranti per feste e cerimonie dalle persone della zona. Mentre andrebbe ulteriormente valorizzata come luogo ideale per incontri culturali.

Avrebbe tutte le possibilità per essere un polo per un turismo attento ed interessato all’arte ed alle tradizioni locali. In questo senso sono diversi i progetti presentati recentemente in ambito Pnrr, sia per ripristinare la sua antica pineta colpita da incuria ed incendi. Sia per restaurare il Duomo e la vicina chiesa dell’Annunziata. Sarebbero investimenti decisivi per il rilancio della zona e per pensare ad un sud non solo di emigrazione delle nuove generazioni ma dove si creino opportunità di lavoro e di valorizzazione del territorio.

Con più di 1200 anni di storia questa potrebbe essere la strada per riscoprire Casertavecchia e molti altri tesori d’Italia.

Domenico Chirico

 

I LUOGHI DI BELL’ITALIA

 

 

 

Lascia un commento