CRAVEGGIA

Natura e arte
nel cuore della Val Vigezzo

Craveggia, tra chiese e cappelle, bagni termali e rifugi

 

La Val Vigezzo è meno nota di altre valli piemontesi come meta turistica ma merita di essere conosciuta ed esplorata. Situata nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola è infatti destinazione per un turismo più limitato rispetto ai vicini laghi o ad altre aree di confine delle Alpi ma è un’area di rara bellezza che si scopre inerpicandosi attraverso la strada che da Domodossola porta a Locarno.

Il borgo di Craveggia nel cuore della Val VigezzoC’è anche un treno storico che fa la stessa tratta e da solo merita un viaggio nella zona perché le carrozze sono d’epoca e molto ben tenute dagli svizzeri, la linea ferroviarie è poi letteralmente scavata nei monti ed a ad ogni curva offre panorami emozionanti.

Per raggiungere Craveggia basta scendere dal treno alla vicina stazione di Santa Maria Maggiore, che è poi la bella cittadina principale della zona.

I borghi della valle sono tutti in realtà meritevoli di una visita. Ognuno con la sua lunga storia e bellezza in una terra un tempo di commerci, poi di spalloni, con la Svizzera ed oggi ricca ma poco abitata e vissuta dai molti lavoratori transfrontalieri.

Tra i borghi della valle sicuramente Craveggia ha una lunga storia di ricchezza e declino. Oggi abitata da circa 700 persone ha un passato di commerci e palazzi padronali di grande pregio. I palazzi sono sovrastati da tetti e camini in pietra essendo l’altezza dei camini, in passato, simbolo del benessere delle famiglie borghesi della zona.

Le chiese e le cappelle di Craveggia

Il nome del borgo deriva dalla parola capra, il cui disegno è presente anche nello stemma del Comune. Il comune è confinante con la Svizzera attraverso le montagne ed in particolare la località Bagni di Craveggia, ormai disabitata, è raggiungibile solo dal territorio elvetico o a piedi dall’Italia.

Craveggia. La chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo del XVI secoloL’antica ricchezza è testimoniata anche dalla presenza di numerose chiese e cappelle. Tra questa spicca la chiesa principale dei Santi Giacomo e Cristoforo del XVI secolo ma poi rimaneggiata in stile barocco nel XVIII secolo.

Al suo interno ci sono pregevoli affreschi di Giovanni Maria Borgnis, pittore locale ed uno dei principali esponenti della scuola di pittori vigezzini che è una delle peculiarità della valle. Da sempre c’è stata infatti una tradizione di arti pittoriche, per lo più su temi devozionali e con stile semplice, che ha permesso la decorazione di molte chiese e dei palazzi storici.

A Craveggia notevole è anche l’oratorio dedicato a San Luigi Gongaza, inserito tra i beni di pregio del Fondo per l’Ambiente Italiano (Fai). Anche l’oratorio del Paggio merita una visita perché da lì parte una via Crucis con stazioni decorate dal Borgnis. Uno dei palazzi meglio decorati, ma visibile solo dall’esterno, è quello della famiglia Mellerio, i celebri gioiellieri parigini, che hanno orgine proprio in questo borgo.

Ma la vera attrazione della zona sono naturalmente le montagne. Da Craveggia si può anche vedere in lontananza il Monte Rosa, i cui colori diventano spettacolari al tramonto. Ci sono molti percorsi di varia difficoltà ma tutti di grande bellezza naturalistica, pronti ad accogliere escursionisti di ogni genere.

Il rifugio Blitz

Craveggia. Il rifugio BlitzA due passi da Craveggia c’è il rifugio e l’oratio del Blitz località dove si può camminare con facilità tra prati e boschi e dove ottimi ristoranti servono polenta con i bruscitti (carne di manzo tagliata molto finemente), uno tra i migliori piatti tipici della zona.

Per chi ama sciare in inverno ci sono diversi comprensori anche questi pronti ad accogliere sportivi di diverse capacità.

Negli ottimi forni della zona si possono poi provare le specialità locali legate al pane mentre è facile trovare ottimi formaggi. L’offerta in generale di ristoranti e bar è limitata ma sempre gestiti con grande cortesia ed attenzione al visitatore.

Tra le attrazioni della zona va anche citato il festival degli spazzacamini, festival unico nel suo genere e che ogni anno, ad inizio settembre dal 1982 raduna professionisti del settore da tutto il mondo. Il festival si svolge nella vicina Santa Maria Maggiore, dove è presente anche l’unico museo nazionale dello spazzacamino, ed è organizzato dall’associazione nazionale spazzacamini.

Craveggia e la val Vigezzo hanno una bellezza un po’ aspra ma che può essere scoperta in tutte le stagioni. Da lì poi in meno di un’ora si può raggiungere la vicina svizzera per ulteriori escursioni. Non lontano c’è poi il Lago Maggiore ed alle spalle della Valle il Parco Nazionale della Val Grande con le sue montagne spettacolari.

Domenico Chirico

 

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