CASELLE IN PITTARI

Il borgo del grano
e degli itinerari speleologici

Caselle in Pittari, il borgo del Cilento devoto a Sant'Antonio Abate

 

Il 17 gennaio Caselle in Pittari festeggia Sant’Antonio Abate, in onore del quale si celebra anche la Giornata mondiale della Pizza. Il monaco è patrono di molte e varie categorie tra cui appunto i pizzaioli e i fornai che sono a lui devotissimi.

Sant'Antonio Abate patrono di Caselle in Pittari La leggenda narra che fu Sant’Antonio Abate a rubare il fuoco dal Diavolo ed ha la capacità di domarlo. Sicuramente gennaio è un mese di preparazione dei campi e molti sono i festeggiamenti nella cultura mediterranea intorno alla terra.

Caselle in Pittari è un piccolo borgo in Cilento diventato famoso per il suo Palio del Grano, ma dove da sempre si festeggia Sant’Antuono (così come è familiarmente chiamato al sud) con il tradizionale falò la notte prima della ricorrenza del 17 gennaio.

Si tratta di una cerimonia religiosa e laica in cui si ripete il detto «sant’Antuono nemic ro dimonio» anche ritmandolo musicalmente con gli strumenti della tradizione popolare.

Un mondo legato alla terra e ai suoi frutti

Caselle in Piattari, i fuochi per Sant'Antonio AbateCaselle vale una visita per immergersi in questo mondo antico, legato alla terra ed ai suoi frutti. Il borgo è sicuramente di origini medievali e nasce vicino al monte Pittari anche se è adagiato alle pendici del monte Cervati, la vetta del Parco Nazionale del Cilento.

Sono comunque diverse le testimonianze archeologiche che documentano la frequentazione del territorio dalla preistoria, soprattutto perché l’area rappresentava un punto di passaggio, attraverso la valle del Bussento, verso il Calore e verso la piana del Sele a nord e verso il Vallo di Diano. In particolare è stato rinvenuto un insediamento di età lucana, attivo tra V e III secolo a.C.

La nascita di Caselle in Pittari

Caselle diviene borgo però sicuramente intorno all’anno mille quando gli abitanti della vicina zona costiera fuggivano le incursioni saracene ed anche in relazione alla presenza in zona di insediamenti monastici, documentati santuari dedicati all’Arcangelo Michele.

Per questa sua funzione di guardia delle vie di comunicazione ancora oggi in cima al colle del borgo sorgono i ruderi di una torre e l’abitato si è poi sviluppato a partire da questa.

Le chiese di origine normanna

La parte antica dell’abitato di Caselle è caratterizzato da un tessuto urbanistico con strade strette e tortuose, con edifici disposti a formare dei cerchi concentrici.

Nel centro storico ci sono edifici religiosi medievali come la Chiesa dell’Assunta, di origine normanna e alcune cappelle (S. Anna, S. Antonio Abate, S. Giovanni Battista) ed alcuni palazzi nobiliari di interesse (palazzo Barbelli, palazzo Finamore, palazzo Orlando, palazzo Sabini, palazzo Materazzi). Nei pressi del borgo si trova il santuario rupestre dell’Arcangelo Michele, costituito da due grotte.

Il museo virtuale di geologia e speleologia

Il museo virtuale di geologia e speleologia di Caselle in PittariCaselle ospita anche un piccolo ma prezioso museo che consente al visitatore, attraverso installazioni multimediali, di percorrere virtualmente itinerari speleologici, naturalistici, geologici ed archeologici.

In particolare sono illustrati i fenomeni carsici di cui tutta l’area è piena. Oltre al museo vale la pena recarsi alla vicina Oasi del Bussento, il fiume che sorge nel Cervati, e che ha una cavità carsica molto profonda con laghetti dove è possibile farsi un bagno nella gelida acqua del fiume.

Il percorso è ben attrezzato e gestito dal Wwf e prevede una lunga camminata in discesa e salita al rientro, immergendosi in una fitta vegetazione boschiva. Altra meta per una gita nei dintorni sono sicuramente le belle località marine del golfo di Policastro.

Il Palio del Grano

Caselle in Pittari, il Palio del GranoPer questo Caselle andrebbe scoperta nel mese di luglio, quando si svolge il Palio del Grano in modo da alternarsi tra tradizioni popolari e bagni di mare.

Il Palio è una vera occasione di incontro e riscoperta dei principi della sovranità alimentare, in cui si celebra la terra e le sementi autoctone.

Ad animarlo sono diversi gruppi di giovani contadini che cercano di rivitalizzare questo pezzo di sud spopolato e depresso, dando vita a una avvincente gara di mietitura – rigorosamente a mano – del grano.

A seguire si assiste alla tradizionale pesatura del grano. Alla sfida partecipano gli otto rioni di Caselle in Pittari.

L’apporto dei paesi «compari»

In questa gara vengono affiancati da altrettanti paesi «compari», ossia mietitori provenienti dai paesi vicini. Dopo la proclamazione del rione vincitore è previsto un pranzo collettivo i cui sapori del pane e della pasta sono indimenticabili, soprattutto se uniti alle melanzane coltivate in zona e cucinate in tutti i modi.

Il Palio, che si svolge solo da un po’ di anni, sta rendendo Caselle molto nota e rimanda a quel senso di condivisione che in passato era la norma e che faceva si che anche il culto dei Santi come Antonio Abate riportassero gli animi all’amore per la natura ed al suo rispetto.

Domenico Chirico

 

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