STATI UNITI - CINA

La nuova legge su Hong Kong
irrita Washington

Tra Stati Uniti e Cina nuovi contrasti per l'autonomia di Hong Kong

 

Nuove tensioni tra Stati Uniti e Cina. Oggetto del contendere in questa occasione è la decisione di Pechino di varare una legge sulla sicurezza per contrastare gli atti di sedizione ad Hong Kong che secondo Washington potrebbe condurre a sanzioni e minacciare lo status di hub finanziario internazionale della ex colonia britannica.

Tra Stati Uniti e Cina nuovi contrasti per l'autonomia di Hong Kong. Nell'ex colonia britannica riprendono le protesteHong Kong ha uno status giuridico molto particolare visto che è tornata sotto amministrazione cinese nel 1998 dopo un secolo da colonia britannica, un secolo però in cui il mondo ha visto diventare la Cina baluardo comunista e Hong Kong hub finanziario mondiale creando una convivenza molto difficile tra i cittadini, educati alla società capitalista e liberal-liberista, e le autorità cinesi.

In merito alla vicenda il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Robert O’Brien ha dichiarato: «Sembra che con questa legge sulla sicurezza nazionale (la Cina) assumerà il controllo di fatto di Hong Kong. Se lo faranno il segretario di Stato Mike Pompeo non sarà in grado di certificare che Hong Kong mantiene un elevato livello di autonomia, e in tal caso verranno imposte sanzioni ad Hong Kong e alla Cina».

Lo scorso anno nella regione ci sono stati numerosi scontri e proteste proprio per la decisione cinese di aumentare il controllo sulla città ed ora proprio per evitare nuovi dissensi il governo cinese ha impresso una drastica accelerazione al processo di accentramento giuridico e amministrativo nei confronti di Hong Kong, autorizzando il Comitato permanente della 13ma Assemblea nazionale del popolo a varare una «legge sulla sicurezza», espressamente concepita per soffocare gli impulsi indipendentisti e il movimentismo pro-democratico nell’ex colonia britannica.

Da quanto si apprende la nuova legge concederebbe a Pechino l’autorità di attuare il divieto di qualunque attività di natura sovversiva e indipendentista, nonché di tutte le interferenze e le influenze destabilizzanti provenienti dall’esterno, uniformando la regione al resto del paese asiatico e ponendo fine al principio di «un paese due sistemi» che aveva permesso il ritorno del paese alla Cina 23 anni fa.

Mentre Stati Uniti e Cina litigano
ad Hong Kong riprende la protesta

La Cina sta per varare una nuova legge sulla sicurezza che limiterebbe l'autonomi di Hong KongLa bozza del decreto presentato il 22 maggio all’Assemblea costituisce la base legale per «l’istituzione e rafforzamento di un sistema legale e di un meccanismo di attuazione per la salvaguardia della sicurezza nazionale nella Regione amministrativa speciale di Hong Kong».

Wang Chen, vicepresidente del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo, ha illustrato l’iniziativa ai deputati del parlamento cinese, evidenziando la necessità e l’importanza di formulare una legge che «difenda la sovranità e gli interessi fondamentali del paese».

L’attività del governo cinese ha però riportato Hong Kong torna sul piede di guerra contro Pechino: migliaia di persone sono scese in piazza per manifestare contro la nuova stretta decisa dalla leadership, e la protesta, non autorizzata, si è subito trasformata in una giornata di durissimi scontri, quella di ieri, con cariche della polizia in tenuta antisommossa, lanci di lacrimogeni ed un bilancio di almeno 180 persone arrestate.

Gli agenti non hanno lasciato il campo neanche in serata, continuando a presidiare la città nel quartiere dello shopping di Causeway Bay e a Wanchai, impedendo qualsiasi scia della mobilitazione, dopo quella principale del pomeriggio.

Fabrizio Di Ernesto

 

 

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