L’ASSISTENTE VIRTUALE DI ROMA CAPITALE

L’esordio problematico di Julia,
bocciata in toponomastica

Presentata il 7 marzo Julia, l’assistente virtuale di Roma Capitale. Ideata per fornire informazioni utili per i romani e i turisti ha mostrato evidenti lacune ed errori riguardo la conoscenza della città e dovrà essere implementata.

 

Roma, la città che ha visto nascere e crescere millenni di storia, sta oggi diventando protagonista di una nuova rivoluzione tecnologica grazie a Julia. Si tratta della nuova assistente virtuale di Roma Capitale presentata dal sindaco Roberto Gualtieri il 7 marzo nel suggestivo spazio della Centrale Montemartini.

Il logo di Julia, scritto in inglese sul sito dell'assistente virtuale di Roma CapitaleJulia è un’assistente virtuale pensata non sia per i turisti sia per i romani. Il suo funzionamento si basa sull’intelligenza artificiale di ChatGpt 4.

È disponibile 24 ore su 24. Con un margine di errore minimo rappresenta una vera e propria innovazione, soprattutto in concomitanza con l’anno giubilare.

La nuova assistente digitale di Roma Capitale è un esempio di come la tecnologia riesca ad unire tra passato e presente. In un mondo sempre più interconnesso, la vera innovazione è dettata dalla sua grande abilità di elaborare dati in tempo reale e in maniera molto veloce le informazioni richieste sulla nostra bellissima Capitale.

Come opera l’assistente virtuale di Roma

Ma nel pratico come opera? Julia è in grado di monitorare e analizzare il traffico in tutta la città, i trasporti pubblici, riducendo il congestionamento nelle ore di punta.

Ma essa non si limita solo al traffico. L’Ai è in grado di gestire emergenze in tempo reale, coordinando le forze di polizia, i vigili del fuoco e le ambulanze, ricerca di farmacie, i tempi di attesa del pronto soccorso.

In questo modo, l’assistente digitale contribuisce a rendere la città più sicura e reattiva a qualsiasi tipo di emergenza quotidiana.

Grazie alle nostre richieste e necessità, essa è in grado di modellare e personalizzare i vari servizi che la città offre in base alle nostre esigenze o preferenze. Ciò rende la scoperta della città un momento di relax e migliora l’esperienza turistica.

Per rivolgersi a Julia non occorre scaricare un App dedicata ma si può raggiungere l’assistente virtuale attraverso WhatsApp, Telegram, Messenger o la web chat sul suo sito.

Informazioni personalizzate per romani e turisti

Una suggestiva immagine del Foro romanoA tal proposito, Julia è in grado di fornire informazioni personalizzate ai turisti, suggerendo itinerari e attività in base ai comportamenti, le abitudini e le preferenze degli utenti, aiutando la Capitale a gestire l’afflusso turistico in modo sostenibile.

Il progetto Julia è stato creato dalla collaborazione tra università, pubblica amministrazione e aziende tecnologiche italiane. Il team che l’ha sviluppata comprende ricercatori, ingegneri e specialisti italiani che, grazie al loro lavoro, hanno creato un sistema per rendere la città più inclusiva e accessibile a tutti.

Julia è un chiaro modello di una educazione tecnologica che induce le nuove generazioni a formare cittadini e lavoratori sempre più attenti alle esigenze del prossimo, con un uso dell’Ai inteso come mezzo attraverso il quale risolvere i problemi reali che si incontrano nel quotidiano.

La sua introduzione porta Roma a livello di altre metropoli globali come Barcellona, New York o Singapore.

Con il suo impegno costante nella digitalizzazione e nell’uso responsabile delle risorse, La Capitale guadagna rilevanza internazionale, dimostrando che anche le città con un grande patrimonio storico possono guardare al futuro senza dimenticare le proprie radici.

Roma, così, non è più solo la città eterna, ma sta diventando una città del futuro, pronta ad affrontare le sfide globali con soluzioni innovative che la pongono al centro della scena mondiale.

Gli errori di Julia

Malgrado le buone intenzioni, l’intelligenza artificiale ha mostrato evidenti lacune ed errori riguardo la conoscenza della città, dando vita a un acceso dibattito politico.

Sin dai primi utilizzi, Julia ha fatto parlare di sé per le sue risposte errate. Tra i principali errori, spicca la confusione tra la Basilica di San Pietro e la Cattedrale di San Giovanni, due tra i luoghi più iconici della capitale. L’assistente ha erroneamente descritto via Appia come la strada più lunga della città, trascurando la più corretta via Cristoforo Colombo.

Nonostante l’esordio problematico, il Comune di Roma sembra intenzionato a proseguire nello sviluppo di Julia. Gli esperti in informatica e tecnologia urbana sono stati chiamati a rivedere e migliorare le funzioni dell’assistente. Parte dell’impegno consiste nell’analizzare i feedback ricevuti dalla cittadinanza e dai turisti, al fine di rendere il sistema più efficace e preciso.

I prossimi passi dovrebbero includere un potenziamento delle capacità informative del sistema, nonché un miglioramento della formazione dell’intelligenza artificiale. Si prevede che Julia possa diventare un prezioso alleato per tutti coloro che visitano Roma, sempre che vengano affrontate le attuali criticità.

La situazione attuale rappresenta dunque un banco di prova non solo per Julia, ma per l’intera strategia di innovazione tecnologica della Capitale, costringendo l’amministrazione a riconsiderare e affinare gli approcci adottati per l’integrazione di simili strumenti nei servizi pubblici.

Maria Facendola

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