Francesco Acquaroli è stato riconfermato alla guida della Regione Marche. Nelle elezioni regionali che si sono volte il 28 e 29 settembre, il governatore uscente ha ottenuto il 52,4 per cento dei voti, superando il candidato del campo largo del centrosinistra Matteo Ricci, fermo al 44,4 per cento.
Il distacco è stato più ampio rispetto alle elezioni regionali del 2020: la coalizione di Centrodestra ha guadagnato 5,3 punti percentuali, mentre il Partito Democratico e gli altri partiti di centrosinistra, insieme al Movimento 5 Stelle, hanno perso complessivamente 1,5 punti.
Fratelli d’Italia è il primo partito con il 27,41%, seguito dal Partito Democratico con il 22,49% e da Forza Italia con l’8,60%. La Lega si è fermata al 7,37%, il Movimento 5 Stelle al 5,08% e Alleanza Verdi-Sinistra al 4,15%. Le liste civiche a sostegno di Acquaroli hanno raccolto complessivamente il 10,4% mentre quelle a sostegno di Ricci l’11,7%.
Il centrodestra si è imposto soprattutto nella parte meridionale delle Marche, in provincia di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, mentre il centrosinistra è stato più forte soltanto sulla costa della provincia di Ancona.
Francesco Acquaroli ha vinto a Fermo con 22,6 punti di vantaggio, a Macerata con 18,6, ad Ascoli Piceno con 6,8 e a Pesaro-Urbino con 5,9. Ricci ha prevalso invece in provincia di Ancona con 3,2 punti di margine e nel comune di Pesaro, dove è stato sindaco per dieci anni, con 6 punti.
Le Elezioni Regionali in Valle d’Aosta
Domenica di elezioni anche nella Regione Autonoma Valle d’Aosta dove si è votato per rinnovare il Consiglio regionale e 65 Consigli comunali.
L’Union Valdotaine e i suoi gli alleati (Partito Democratico e Autonomisti di Centro) hanno ottenuto il 54 per cento, mentre il Centrodestra unito è poco sotto il 30%.
In Valle d’Aosta non c’è l’elezione diretta del presidente che sarà deciso dall’assemblea regionale rinnovata. Il sostegno delle sinistre e degli autonomisti all’Union Valdotaine non è stato formalizzato in una coalizione elettorale.
Red
