Le settimane bianche, un vero e proprio sogno per molti amanti degli sport invernali, stanno diventando un lusso sempre più difficile da permettersi. A causa del rincaro dei costi legati a trasporti, alloggio, skipass e ristorazione, la montagna si sta trasformando in una destinazione esclusiva.
Il fenomeno più evidente è l’impennata dei costi, che ha coinvolto sia le località sciistiche più rinomate che quelle meno conosciute. Secondo alcune stime, nella stagione sciistica che si sta per aprire, il prezzo medio di una settimana bianca per una famiglia di quattro persone può superare anche i 3mila euro, considerando viaggio, soggiorno e attività extra.
Le troppe voci di spesa
Le tariffe per lo skipass, per esempio, sono aumentate in modo significativo, con incrementi che in alcuni casi superano il 10% rispetto agli anni passati. Anche l’aumento dell’energia ha influito pesantemente sulle spese di gestione degli impianti e delle strutture, aumentando le tariffe per il riscaldamento e l’illuminazione delle piste e degli hotel.
I rincari hanno interessato anche di ristorazione, di alloggio e il noleggio delle attrezzature, senza contare il fatto che molte strutture hanno raddoppiato i prezzi durante l’alta stagione.
La pandemia di Covid19 ha avuto un impatto significativo sul settore turistico, ma ha anche creato un boom di prenotazioni per le vacanze invernali, facendo lievitare ulteriormente i prezzi.
Nonostante la crisi sanitaria sia in gran parte superata, molti operatori turistici e albergatori hanno mantenuto gli aumenti di prezzo, giustificando tali incrementi con le spese aggiuntive per garantire la sicurezza sanitaria o con il tentativo di recuperare gli anni di difficoltà economica.
Le conseguenze di questa situazione non riguardano solo l’aspetto economico, ma anche quello sociale e culturale. La montagna è sempre stata un luogo di incontro, di condivisione e di crescita, dove i bambini imparano a sciare e a socializzare, e gli adulti si rigenerano lontano dalla frenesia della vita quotidiana.
Settimane bianche più accessibili
Limitare l’accesso a queste esperienze può creare disuguaglianze e contribuire al distacco tra chi ha la possibilità di godere della montagna e chi, purtroppo, non può.
In risposta a questa crescente preoccupazione, alcune località sciistiche stanno cercando di adottare soluzioni per rendere più accessibili le vacanze sulla neve. Alcune stazioni hanno introdotto offerte «famiglia» o sconto per i bambini, mentre altre stanno incentivando le prenotazioni anticipate con pacchetti che consentono di risparmiare.
C’è anche chi punta su di un turismo più esperienziale, che valorizza la bellezza naturale e la qualità della vita in montagna, a prescindere dalla pratica dello sci.
Il settore sta cercando di rendere le località montane sempre più inclusive, promuovendo la diversificazione delle offerte turistiche e facendo leva su un pubblico più ampio.
Tuttavia c’è il rischio concreto che gli alti costi facciamo dimenticare a molte famiglie italiane la magia delle settimane bianche.
Maria Facendola
