SIGARETTE ELETTRONICHE

Svapare fa male,
soprattutto agli adolescenti

Le sigarette elettroniche fanno male, soprattutto agli adolescenti

Le sigarette elettroniche fanno male. Negli Stati Uniti la Procuratrice dello Stato di New York Letitia James ha chiesto di imporre centinaia di milioni di dollari di sanzioni a 13 aziende che producono sigarette elettroniche monouso aromatizzate, la cui vendita deve essere considerata illegale, con annesso risarcimento per danni alla salute pubblica.

La Food and Drug Administration (Fda) sostiene infatti che la grande diffusione della sigaretta elettronica, specialmente tra i giovanissimi comporta più danni che benefici.La Food and Drug Administration (Fda) sostiene infatti che la grande diffusione della sigaretta elettronica, specialmente tra i giovanissimi comporta più danni che benefici.

Sia per i danni diretti, quali quelli ai polmoni e al cervello degli adolescenti, come disturbo dell’attenzione della memoria, sia per gli effetti della nicotina nelle sigarette elettroniche che danneggia il cervello in via di sviluppo dei giovani che diventano dipendenti e spesso svapano insieme alle sigarette tradizionali (qui uno studio Pubmed).

La vendita on line

Nonostante lo Stato di New York abbia vietato la vendita di sigarette elettroniche aromatizzate, l’e-commerce, ossia la vendita on line, ha rifornito i rivenditori, spesso presso indirizzi residenziali, l’80% dei quali si trovava a una media di 0,75 miglia da una scuola.

Anche se il consumo di sigarette elettroniche si è ridotto lungo gli anni dopo il picco del 2019, in parte per la scelta di Trump di innalzare proprio quell’anno l’età, in parte per le politiche restrittive della Fda, la sigaretta elettronica è vista come un pericolo per i giovanissimi.

Ciò dipende soprattutto dall’attrattività di questo prodotto. La cause sono molteplici, tra cui anche un consumo di nicotina percepito più moderno e sostenibile rispetto alle sigarette tradizionali, senza il residuo di mozziconi in giro o l’odore di fumo nei vestiti e nei capelli.

Più dirompente, però, è il marketing con target adolescenti dei produttori.

Proprio qui si concentra la denuncia dello Stato di New York. Le aziende infatti reclamizzano gusti come latte e biscotti, super panna, fragoloso, che sono un ponte tra merendine e il consumo di nicotina, agganciando i piaceri e gli stimoli legati all’infanzia.

Inoltre già si stanno diffondendo prodotti con schermi che si illuminano durante la svapata mostrando costellazioni o videogiochi.

La difesa delle aziende di sigarette elettroniche

La difesa delle aziende produttrici si concentra nei presunti benefici delle sigarette elettroniche, che andrebbero La difesa delle aziende produttrici si concentra nei presunti benefici delle sigarette elettroniche, che andrebbero considerate uno strumento di dissuasione e di progressiva liberazione dalla dipendenza dalla nicotinaconsiderate uno strumento di dissuasione e di progressiva liberazione dalla dipendenza dalla nicotina.

Uno studio comparato tra prodotti come gomme alla nicotina, cerotti o pasticche, contro le sigarette elettroniche, ha dimostrato come queste ultime siano più efficaci per il declino dalla dipendenza.

Il decremento nell’uso generale dei prodotti e questa evidenza hanno portato i produttori a contestare le limitazioni della Fda, la quale, però, chiede studi che specifichino gli effetti positivi sui giovani.

L’agenzia americana è stata quindi accusata di chiedere standard troppo elevati e obiettivi non definiti alle industrie di sigarette elettroniche.

Il presidente Trump dopo un incontro con i vertici di queste aziende ha promesso di tutelare la loro posizione commerciale, pertanto la battaglia legale è diventata anche una battaglia politica.

Cosa succede in Italia

In Italia il mercato non è ancora regolamentato in maniera efficace tanto che il consumo di sigarette elettroniche è triplicato in 5 anni tra i giovanissimi, proprio nel momento del divieto di vendita di liquidi per sigarette elettroniche ai minori di 18 anni.

Il problema è certamente la mancanza di norme chiare che possono essere implementate solo avendo coscienza del problema.

Quanto detto nei riguardi degli Usa, infatti, è già realtà per l’Italia, con la differenza che manca qualsiasi voce critica a riguardo.

Prodotti al gusto di cioccolato, biscotto, gelato sono infatti offerti dalla VaporArt, un’azienda che nel suo sito, specifica, ma solo al primo accesso, che: «Sei maggiorenne? Alcuni prodotti possono contenere nicotina, sostanza che crea elevata dipendenza. Uso sconsigliato ai non fumatori. Per informazioni chiama il numero verde 800554088 dell’Istituto Superiore di Sanità (clicca sì o no)».

Dati i finanziamenti alla Lega e il condono offerto alle aziende di sigarette elettroniche (qui) difficile che si assisterà ad un implemento di una legislazione efficace come richiesto da alcune ricerche, tuttavia un più ampia presa di coscienza sociale potrebbe essere utile ad arginare un fenomeno che si vedrà crescere nel prossimo futuro,

Ad esempio, il fatto che fumare non sia un comportamento naturale come il mangiare e il dormire, comporta che la relativa abitudine sia difficile da acquisire per l’essere umano. Tuttavia, la fabbricazione di gusti che richiamano cibo goloso, attivando anche dipendenze da merendine dell’infanzia e associandosi a quello stimolo senza evocare il rischio di ingrassare, comporta l’implementazione di meccanismi psicologici molto potenti.

Il successo di queste strategia sui teenagers, unita, come si è visto, all’attrattiva per la luminescenza e l’animazione, comporterà la crescita di generazioni di dipendenti dalla nicotina.

Questa dipendenza è vista come la porta per la dipendenza in generale, anche con riguardo ad altre sostanze, droghe o psicofarmaci.

Gli impatti sulla salute pubblica, quindi, potrebbero essere enormi.

Armando Mantuano

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