Nel V appuntamento della rassegna «Ti presento un classico» Il giornalista e scrittore Paolo Di Paolo finalista della LXXVIII edizione del Premio Strega con Romanzo senza umani parlerà del capolavoro di Gustave Flaubert, Educazione sentimentale.
 L’evento si inserisce nell’attività del progetto Libridine e del Festival di SquiLibri diretto dallo scrittore abruzzese Peppe Millanta. Le letture saranno a cura di Lorenza Sorino di Unaltroteatro.
L’evento si inserisce nell’attività del progetto Libridine e del Festival di SquiLibri diretto dallo scrittore abruzzese Peppe Millanta. Le letture saranno a cura di Lorenza Sorino di Unaltroteatro.
«Nel testo scelto da Di Paolo — spiega Peppe Millanta —, le azioni di ogni personaggio sono motivati da una ricerca dell’amore che sembra tanto inutile quanto necessaria per la sopravvivenza e la felicità.
Il tono di Flaubert è satirico, la società descritta è spesso insulsa, deludente ed è proprio questo a rendere complessa la ricerca, come accade oggi in cui è difficile distinguere anche la realtà dalla finzione».
Educazione sentimentale
Moreau, il protagonista de l’Educazione sentimentale (1869), è un giovane dalle vaghe ambizioni artistiche e sociali che trascina indolente la sua esistenza fra delusioni e fallimenti.
È una lenta usura, la sua, che non risparmia nemmeno l’amore tenero e profondo per Madame Arnoux, la donna per la quale proverà per tutta la vita una passione destinata a rimanere inappagata.
Considerato il capolavoro di Flaubert, il romanzo è molto più che il racconto di una iniziazione.
Col suo susseguirsi di occasioni mancate, slanci mortificati, progetti abortiti, narrati con uno stile apparentemente oggettivo, L’educazione sentimentale è l’affresco di un’epoca segnata dal trionfo di una borghesia gretta e prosaica che ha smesso di coltivare illusioni e ideali e ha fatto del denaro e della falsità il cardine dei rapporti umani. Ed è anche lo specchio di una generazione che, incapace di riconoscersi appieno nei valori dominanti, non sa trovare antidoti al sentimento disperante della propria impotenza e mediocrità.
Lo scrittore Paolo Di Paolo
 Paolo Di Paolo è nato nel 1983 a Roma. Ha pubblicato i romanzi Raccontami la notte in cui sono nato (2008), Dove eravate tutti (2011 Premio Mondello e Super Premio Vittorini), Mandami tanta vita (2013 finalista Premio Strega), Una storia quasi solo d’amore (2016), Lontano dagli occhi (2019 Premio Viareggio-Rèpaci), tutti nel catalogo Feltrinelli e tradotti in diverse lingue europee.
Paolo Di Paolo è nato nel 1983 a Roma. Ha pubblicato i romanzi Raccontami la notte in cui sono nato (2008), Dove eravate tutti (2011 Premio Mondello e Super Premio Vittorini), Mandami tanta vita (2013 finalista Premio Strega), Una storia quasi solo d’amore (2016), Lontano dagli occhi (2019 Premio Viareggio-Rèpaci), tutti nel catalogo Feltrinelli e tradotti in diverse lingue europee.
Molti suoi libri sono nati da dialoghi: con Antonio Debenedetti, Dacia Maraini, Raffaele La Capria, Nanni Moretti e Antonio Tabucchi, di cui ha curato Viaggi e altri viaggi (2010).
Lo scrittore è stato finalista nella LXXVIII edizione del Premio Strega con Romanzo senza umani.
Paolo Di Paolo è anche autore di testi per bambini, fra cui La mucca volante (2014 finalista Premio Strega Ragazze e Ragazzi) e I Classici compagni di scuola (Feltrinelli 2021), e per il teatro. Scrive per «la Repubblica» e per «L’Espresso».
A.R.
Al progetto Libridine, promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura (Cepell) del Ministero della Cultura, partecipano a fianco del Comune di Francavilla al Mare Aps Macondo, Fonderie Ars, Associazione Alphaville-nonsolocinema, Neo edizioni, Sophia Aps e Associazione Identità Musicali.
I libri di Paolo di Paolo possono essere acquistati direttamente qui
 
								