La Tenda Yurta, montata sulle terre della compagnia artistica Arotron come luogo di incontri e di spettacolo, è di nuovo al suo posto. Realizzata nel 2018, era stata danneggiata lo scorso anno dal forte maltempo che si era abbattuto sulla zona di Pianella.
 «Quello che ci ha spinto a scegliere proprio una Tenda Yurta — spiega il regista e doppiatore Franco Mannella — è il fatto che sia costituita di materiali naturali e che abbia una storia e una tradizione affascinanti, legate ai popoli nomadi della mongolia, che evoca subito l’immagine di una comunità riunita per ascoltare racconti e leggende sotto il suo soffitto circolare, che lascia intravedere le stelle da una finestra al centro».
«Quello che ci ha spinto a scegliere proprio una Tenda Yurta — spiega il regista e doppiatore Franco Mannella — è il fatto che sia costituita di materiali naturali e che abbia una storia e una tradizione affascinanti, legate ai popoli nomadi della mongolia, che evoca subito l’immagine di una comunità riunita per ascoltare racconti e leggende sotto il suo soffitto circolare, che lascia intravedere le stelle da una finestra al centro».
La Tenda Yurta è un luogo magico che ha ospitato innumerevoli volte l’atmosfera intima e atavica del racconto e che ha fatto da sfondo alla nascita di spettacoli e progetti. Uno spazio di creatività, condivisione e bellezza, come palco per spettacoli, racconti, progetti culturali e tanto altro».
I fondi per la ricostruzione della Tenda Yurta sono stati raccolti tramite la piattaforma gofundme e con l’evento «Una festa per la Yurta» al quale hanno partecipato a titolo gratuito diversi artisti, fra i quali l’attore Marcello Sacerdote di Cuntaterra, il cantautore Giuseppe Ippoliti e il pianista Paride Marzuoli.
Il 30 giugno prenderà inizio nella Tenda Yurta la rassegna di danza e teatro «L’estate dell’Aratro».
P.L.
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