PERUGIA

Riaprire le indagini
sul «garage degli orrori»

 

Battiamoci per i diritti di chi non li può reclamare. Questo in sintesi il messaggio della Lega Anti Vivisezione dell’Umbria. Il 17 febbraio, alle ore 11 in occasione della Festa del Gatto, la Lega Anti Vivisezione (Lav) ha organizzato un presidio davanti la sede del Comune di Perugia «per chiedere accurate indagini alla Procura di Perugia» visto che «l’udienza finale, che ha visto assolto l’imputato per l’uccisione di un gatto, scuoiato e abbandonato davanti al cancello di una scuola».

Il Tribunale di Perugia ha infatti rimesso gli atti, si legge in un comunicato Lav, «per estendere le indagini agli altri animali i cui resti furono trovati nel garage occupato abusivamente dall’uomo e dove, nel 2014 i Carabinieri trovarono utensili dell’orrore tra cui una ghigliottina e varie siringhe».

«Ci auguriamo – ha dichiarato Graziella Gori, responsabile della locale sezione della Lav – che la riapertura delle indagini porti piena luce su ciò che è avvenuto nel ‘garage degli orrori’ dove, alla luce della strumentazione, e dei resti di altri gatti rinvenuti, presumibilmente si sono consumate raccapriccianti uccisioni».

La Gori, incalzata dai giornalisti, poi aggiunge: «Chiediamo alla Procura di fare tutto il possibile per acclarare la verità e assicurare il responsabile alla giustizia. E anche per riaprire le indagini sul gatto rinvenuto di fronte alla scuola. Una simile crudeltà non può rimanere impunita, poiché oltre a essere costata la vita all’animale, offende la sensibilità e il senso di giustizia».

Alle affermazioni della Gori si aggiunge Ilaria Innocenti, responsabile Lav dell’Area Animali Familiari: «Nella giornata della Festa del gatto, oltre a ricordare tutti i gatti vittima di violenza, vuole puntare un riflettore sulla violenza che si è consumata nel ‘garage degli orrori’ e sulla pericolosità di chi maltratta e uccide animali». La Innocenti ricorda anche che «chi infierisce su animali è spesso portato a essere violento anche in altri ambiti e ad avere comportamenti antisociali e criminali. Questa è una delle ragioni per cui la violenza nei confronti degli animali non deve essere sottovalutata e deve essere adeguatamente punita».

La Lega Anti Vivisezione, in una nota fa presente che chiederà al nuovo Governo e al nuovo Parlamento non solo di inasprire le pene per chi maltratta e uccide animali, ma di prevedere anche sanzioni accessorie per chi si macchia di questi crimini, come l’interdizione alla detenzione di animali.

Lino Rialti

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