Nella Sede romana della Confartigianato sono stati consegnati i premi di «Artibici 2019». Insieme ai rinomati marchi «Tubi Columbus/Bici Cinelli» e «Bici De Rosa» è stata premiata la storica bottega «Cicli Di Bartolomei» con sede a piazza Santa Caterina della Rota, in pieno Centro della Capitale.
La Confartigianato, attraverso il suo vice presidente, Marco Granelli ed il collaboratore Paolo Manfredi, prima della premiazione, ha presentato il rapporto sulla bicicletta come economia artigiana. Sono emerse interessanti informazioni che vedono alcune branche del settore in notevole espansione: la riparazione del mezzo, il noleggio, le e bike, delle quali l’Italia è il secondo esportatore europeo.
Alcune autorità intervenute hanno, però, fatto notare la lentezza politica nel riguardo delle infrastrutture stradali a favore di chi pedala con il conseguente rischio di incidenti.
La Confartigianato, ha inoltre firmato un Protocollo d’Intesa con la Federazione Ciclistica Italiana (Fci), la terza federazione sportiva dopo il Calcio e la Pallavolo per numero di società affiliate, ben 3.253 con 107mila tesserati.
La vice presidente della Fci Daniela Isetti ha ribadito l’impegno federale verso la sicurezza stradale e il notevole interesse sulla Ciclovia Appenninica, mentre Davide Cassani, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di Ciclismo, ha sottolineato l’effetto trainante del mondo professionistico per lo sviluppo del settore.
Una profonda emozione è scesa nella sala quando è stato chiamato Rino Di Bartolomei ed il figlio Alessandro per la premiazione. È stato come rituffarsi nella storia del ciclismo romano e non solo. Con i Di Bartolomei si realizza la perfetta armonia fra il mezzo ed il corpo del ciclista.
La loro maestria nel dare la giusta inclinazione ai tubi del telaio fanno dello sforzo un esercizio sempre efficace, mai dispersivo. Tutti in piedi per applaudirli mentre Davide Cassani li premia con rispetto, come si confà nei riguardi di un’artista artigiano.
Gianfranco Di Pretoro
Nella foto di copertina: Rino Di Bartolomei (terzo da destra) con Gianfranco Pretoro (secondo da destra). Sopra: il «ciclista artigiano» davanti alla sua bottega.