VERSO LE ELEZIONI DEL 27 OTTOBRE

Un «inciucio» giallo-rosso
anche in Regione?

Benedetta coerenza. La politica dovrebbe essere un’ideale, nobile e al servizio del cittadino. Ora, di nobile e utile io vedo pochino. Ora è vero tutto e il contrario di tutto, ora non esiste la coerenza, non esiste la verità.

Siamo in Umbria, a poco più di una settimana dalla scadenza della presentazione delle liste, per le elezioni Regionali, regna il caos completo.

Nel centro destra il quadro delle alleanze è già ben delineato, del resto la posta in gioco è molto alta: scalzare l’atavico «regime» della sinistra.

Si, perché in Umbria non si è visto altro, non c’è stato modo, e, forse, neppure la voglia di cambiare, di provare una Politica spostata più a destra.

Gli umbri sono testardi, orgogliosi, abitudinari, legati alle tradizioni. In genere non dimenticano. Per questo la possibilità di un accordo Pd e M5S, ha quasi del grottesco.

La vicenda «Sanitopoli», che ha devastato il Pd umbro e portato alle elezioni anticipate di un anno, parte proprio dall’azione dei Pentasellati.

Il Partito Democratico è così disperato? E il M5S? Insieme, pensano di ricacciare il «mostro fascista e sovranista» nell’ombra e di far credere che di questo si tratti?

Ma neanche per sogno, il centro destra guarda al tessuto economico, all’impresa, al cittadino. L’Umbria è una regione da ricostruire, non solo là dove il terremoto ha demolito, ma ha bisogno di riacquistare fiducia, e il giusto rilancio.

In fondo, l’Umbria è l’ultima ruota del carro, anzi dello stivale, a livello economico, nonché l’ultimo baluardo di una sinistra ormai passata di moda. E le persone, come sempre, fanno e faranno la differenza, se i giochi politici non le oscureranno e gli umbri saranno in grado di vederle tra i tanti candidati «scelti» dai partiti, oppure schierate, autonomamente, nelle varie liste civiche.

Che l’Umbria diventi una regione «libera», che gli umbri non si lascino ingannare dai nomi. Tra i candidati dell’ipotetica alleanza giallo rossa, Cucinelli, ha già rifiutato, girano nomi come quello del procuratore Cardella e del sindaco di Assisi Proietti. Alla fine ne rimarrà forse uno solo: Fora.

Il risultato, comunque non è scontato.

Ernesta Cambiotti

 

Nella foto sopra: l’ex presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini travolta dalla scandalo della Sanità umbra

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