Un colpo alla mafia nigeriana, fortemente radicata in Umbria. Una brillante operazione, denominata «Arachide», partita dal Comando di Gubbio, ha consentito ai Carabinieri di arrestare undici membri della mafia nigeriana.
Si è partiti da un primo spacciatore finito in manette a Gubbio, arrivato nel nostro Paese su uno dei «barconi della speranza» e, secondo alcuni, ospitato in uno dei centri di accoglienza cittadini.
L’indagine si è poi spostata a Perugia, diventata un vero e proprio centro di smistamento di stupefacenti nel centro Italia e base dell’organizzazione che si stava diramando negli altri Comuni della Provincia. Una rete di spaccio, di marijuana e cocaina a un prezzo concorrenziale, riservata a giovani e giovanissimi consumatori dell’eugubino gualdese.
Nel covo, scoperto a Perugia, in via Marsala, rinvenuti tragitti, orari e biglietti di treni e autobus, che venivano consegnati ai pusher per raggiungere i comuni da rifornire di droga. Qui sono stati arrestati altri 10 nigeriani, 8 uomini e 2 donne, tutti richiedenti asilo.
E pensare che il Sindaco di Gubbio, rivendica, proprio in questi giorni, il successo del progetto Sprar definendolo «una scelta che fa parte di una visione etica, ma che è parte di una visione intelligente e razionale»
Ernesta Cambiotti