Le numerose novità per gli animali in Umbria, introdotte con la legge n.10 del 17 agosto 2016 contenente «Modifiche e integrazioni alla legge n.11/2015 Testo Unico in materia di Sanità e Servizi Sociali» in particolare in merito al «benessere animale, tutela degli animali di affezione, prevenzione e controllo del randagismo», ad un anno dalla loro introduzione, sono ancora poco conosciute. Dopo l’impugnazione governativa per legittimità costituzionale di alcuni articoli della legge 11/2015, la Giunta Regionale ha ritenuto opportuno riformulare tutta la parte riguardante il benessere animale, tutela degli animali d’affezione, prevenzione e controllo del randagismo, coinvolgendo le associazioni protezionistiche.
La sottoscritta, con il loro l’assenso, ha elaborato alcuni emendamenti presentati poi, in modo trasversale, da alcuni consiglieri. Purtroppo in commissione, molto è stato cambiato o stralciato, riducendone la portata innovativa. Nella terra di San Francesco, emerge la volontà di non modificare radicalmente il modo di porsi nei confronti del mondo animale; per la Regione Umbria solo gli animali d’affezione sono esseri senzienti, ignorando volutamente l’art. 13 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea che riconosce il diritto alla dignità e al rispetto delle proprie esigenze fisiologiche ed etologiche di ogni essere vivente.
Nel testo troviamo il divieto della detenzione dei cani alla catena, del confinamento perenne all’interno di abitazioni e sulle terrazze, dell’isolamento sociale, dell’utilizzo degli animali come premio o regalo per giochi, feste, sagre, ecc. nonché nell’accattonaggio e nelle rappresentazioni pubbliche e private che comportano maltrattamento. E’ prevista un’attenzione per il trasporto degli animali. Si prevede il controllo, sebbene a campione, degli affidamenti e adozioni dei cani provenienti dai canili sanitari e rifugio, con il coinvolgimento delle associazioni animaliste. Compare l’obbligo di denuncia delle cucciolate, entro 10 giorni dalla nascita. Trovano regolamentazione i gattili sanitari e le oasi feline.
Ora siamo in attesa dei relativi regolamenti attuativi, ma soprattutto, che venga approvata una legge sui diritti e la tutela degli animali. In terza commissione consiliare, c’è un testo, elaborato dalle associazioni protezionistiche umbre, che attende di essere esaminato.
Ernesta Cambiotti
Presidente Associazione Animal Mind Italia sez. Umbria