GUBBIO

Quei dissuasori
che rovinano la Festa

 

Una nuova «tegola» sulla testa del sindaco di Gubbio Stirati. Non bastavano le polemiche sul canile comprensoriale, ora ci sono alcune misure di «sicurezza» per la festa dei Ceri

La festa dei Ceri è una manifestazione folcloristica unica, che coinvolge migliaia di persone durante la lunga giornate dei 15 maggio di ogni anno. Un momento importante è l’alzata in piazza grande, con una marea di gente concentrata sulla più grande piazza pensile d’Europa. La coreografia è da brivido, colori, suoni, emozioni, ma… ora anche sicurezza.

Che gli eugubini a questo non avessero mai dato peso è un fatto. Regole non scritte e consuetudini regolano lo svolgimento di una intensa giornata dall’alba alla sera, quando i tre Santi vengono riportati in città dal monte Ingino. Ma questo è un momento difficile, le istituzioni intervengono, male, secondo alcuni, tanto che la città è divisa a dire il vero a sfavore delle scelte dell’amministrazione. Non solo la cittadinanza, ma anche professionisti si interrogano sulla scelta di mettere dissuasori in metallo lungo il muretto di piazza Grande e la cancellata sotto al campanone.

Oltre all’effetto estetico, si dice con dei danni al patrimonio artistico, se ne mette in dubbio l’opportunità e la valenza. A chi scrive, si è accapponata la pelle nel vedere gli spunzoni appuntiti lungo tutto il muro, da piccola, proprio su uno spunzone, è rimasta con un braccio letteralmente infilzato. Non ci resta che «assaporare» la festa, sperando che Sant’Ubaldo dia la sua benevola protezione a tutti. Viva i Ceri!

Ernesta Cambiotti

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