PERUGIA

Il No dei cittadini
a nuove industrie insalubri

La protesta del 31 agosto a Perugia vs il Piano dei Rifiuti

 

A Perugia, in un giorno e in un orario praticamente «impossibile», sotto l’ufficio Ambiente della Regione Umbria, si è svolto il 31 agosto un Sit-in di protesta contro il piano rifiuti e l’installazione di nuove industrie insalubri.

La protesta del 31 agosto a Perugia vs il Piano dei RifiutiIn tanti, praticamente quasi tutti i rappresentanti dei Comitati e delle Associazioni ambientaliste umbre che portano avanti le battaglie a salvaguardia di salute e ambiente, hanno aderito.

Il Sit-in ha avuto luogo in piazza del Bacio davanti al Broletto, mentre all’interno del palazzo si svolgeva in presenza e in collegamento la Conferenza dei Servizi sulla Valutazione Ambientale Strategica (Vas), pre-adozione del Piano Regionale dei Rifiuti.

Silenziosi, ordinati, mascotte compresa, i partecipanti hanno messo in mostra i loro cartelli e striscioni. In quelle frasi e quegli slogan la delusione e la rabbia per la poca attenzione per l’ambiente e la salute pubblica, nei vari territori della regione «cuore verde» d’Italia.

La loro tutela e salvaguardia sono compiti primari di amministratori locali e politici, ma, invece di guardare avanti con l’ausilio delle nuove conoscenze e competenze, si preferisce il ritorno al passato.

Per rifiuti, che potrebbero diventare risorse, con il riciclo e il riuso, si sceglie lo smaltimento in discarica, negli inceneritori/ termovalorizzatori o come combustibili alternativi nelle centrali elettriche o nei cementifici.

L’ampiamento di 3 discariche

Oggetto di particolare attenzione l’ampliamento delle discariche di Borgogiglione nel Comune di Magione, Le Crete nel Comune di Orvieto e quella nella Frazione di Belladanza a Città di Castello. Così, come la previsione di impianti per lo smaltimento dei rifiuti, compresi gli inceneritori/termo valorizzatori (previsto un inceneritore, in luogo da definire entro il 2028).

I comitati si oppongono, come possono, nelle piazze, sui social, ma spesso vengono additati come estremisti irresponsabili. Se solo, anche per poco, si potesse fermare il tempo, tanto da ripercorrere la storia, le vittorie e le sconfitte dei temi ambientali, con spirito critico e libero da qualsiasi condizionamento, allora forse si capirebbe perché la Natura sia così «arrabbiata» con il «parassita» più pericoloso: l’uomo!

Le «osservazioni» dei Comitati

Intanto, anche alla luce delle 42 osservazioni, presentate da Sindaci, Comitati e Associazioni, qualcuno prova a parlare di revisione del Piano e dell’aggiunta di due adempimenti ulteriori e congiunti: la Valutazione d’Incidenza Sanitaria (Vis) e la Valutazione d’Impatto Ambientale (Via).

I comitati ambientali e alcuni amministratori locali hanno posto anche un problema di compatibilità dei nuovi impianti di trattamento rifiuti, come il termovalorizzatore, con il Pnrr e quindi con gli scopi della transizione ecologica.

I Sindaci potranno inviare le loro osservazioni entro l’8 settembre, mentre la Conferenza dei Servizi è stata aggiornata al 13 settembre.

Ernesta Cambiotti

 

 

 

 

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