GUBBIO

Niente «botti» nel centro
e non solo

 

Anche a Gubbio, come già a Foligno e altre città, è prevista una tregua dallo stress dei botti di capodanno per soggetti fragili e animali. Con le seguenti premesse:

È consuetudine diffusa celebrare il Capodanno con l’accensione e lo sparo di fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili artifizi pirotecnici e gli stessi, anche se ammessi alla libera vendita al pubblico, possono causare lesioni e gravi danni fisici, sia a chi le maneggia sia a chi ne venga fortuitamente colpito mettendo a rischio l’incolumità̀ delle persone;

Il rumore intenso e il fumo generato dall’uso incontrollato di fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili artifizi pirotecnici genera nei soggetti più fragili e negli animali fenomeni di forte stress, disorientamento e panico oltre che in generale possibili danni, diretti e indiretti, all’integrità fisica di chi ne venga fortuitamente colpito;

È necessario garantire la sicurezza di ciascuno e di migliorare le condizioni di vivibilità del territorio, salvaguardando la convivenza civile e la coesione sociale soprattutto in circostanze dove l’esplosione dei suddetti petardi e simili si rende particolarmente critica,

Il sindaco del comune di Gubbio Filippo Mario Stirati ha emanato un’ordinanza che vieta dalle ore 14 del 31 dicembre 2019 fino alle ore 8 del 1 gennaio 2020 di far esplodere fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili artifizi pirotecnici all’interno del centro storico di Gubbio e comunque nei luoghi stretti e chiusi con presenza di persone e di animali.

Con la stessa ordinanza dispone che i fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili artifizi pirotecnici di libero commercio possono essere esplosi, ove non espressamente vietato dalla presente ordinanza, comunque a debita distanza dalle persone fragili e dagli animali, evitando le zone affollate per la presenza di eventi o per altri motivi.

Eppure basterebbero un po’ di rispetto e meno egoismo. Se pensiamo che mentre noi ci divertiamo qualcuno soffre per lo stress provocato da rumori fastidiosi e incontrollati: anziani, malati, bambini piccoli, soggetti con disabilità, come ad esempio l’autismo. Per non parlare di animali domestici, fauna selvatica, ma anche animali negli allevamenti e quelli nei rifugi, canili e gattili.

Il provvedimento in oggetto, immediatamente esecutivo e reso noto mediante pubblicazione all’Albo Pretorio on line del Comune di Gubbio, è stato trasmesso alla Questura di Perugia, al Comando Compagnia Carabinieri Gubbio, al Comando Tenenza Guardia di Finanza di Gubbio ed al Comando Polizia Municipale

Ernesta Cambiotti

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