GUBBIO

Le cucce
della discordia

 

Nuovi «grattacapi» per il Sindaco di Gubbio Filippo Maria Sirati. Forse, quando fu chiamato in campo, da qualcuno, qualche mese fa, non avrebbe mai immaginato gli sviluppi delle polemiche intorno al Canile Rifugio di Ferratelle.

In tutto il territorio nazionale i canili sono la spina nel fianco delle amministrazioni. La legge 281/91, doveva risolvere la piaga del randagismo. Invece, si è ottenuto l’esatto contrario, a distanza di poco meno di trenta anni, non solo non abbiamo la diminuzione del numero dei randagi, specie in alcune zone del nostro paese come sud e isole, ma abbiamo anche canili pieni che, in alcuni casi, sono dei veri lager.

Sì, perché molti canili diventano fonte di guadagno per imprese e associazioni (evidentemente qualcuna protezionista, di facciata).

La situazione è così insostenibile che tanti privati cittadini si dedicano ogni giorno a «salvare» animali cani, ma anche gatti, anche in questo caso troviamo diverse «sfumature» di coinvolgimento, che chiameremo «emotivo».

È chiaro che ci sono delle «pecche» e vuoti normativi ed è necessario un intervento urgente e definitivo da parte del legislatore.

Gli animali, purtroppo, vengono dopo gli umani, anche questi, non particolarmente tutelati e gli effetti vengono toccati con mano ogni giorno, a volte tragicamente.

Tornando al caso eugubino, dopo le polemiche, con toni troppo aspri e, forse, oltre il limite dell’educazione civile, riemergono quelle cucce «rifiutate» dall’attuale gestore del Canile Rifugio di Ferratelle.

Nella prima puntata, le «cucce della discordia» erano totalmente inadeguate per forma e materiale, tant’è che, attualmente, risultano completamente distrutte e inutilizzabili.

Cosa diversa, quelle della seconda puntata, quelle che vennero rifiutate, che, voci, dicono essere in legno e con il tetto piatto, in linea con quelle utilizzate e utilizzabili all’interno delle stanzette dei box.

Certo è che, tra le tante difficoltà che un sindaco deve affrontare ogni giorno, la «tegola» del binomio canile-cucce, è proprio una «scocciatura» inaspettata!

Buon lavoro Sindaco, forse ora ti renderai conto che per gestire alcune situazioni ci vuole un approccio diverso.

Ernesta Cambiotti

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