Le elezioni in Umbria quantificano la disperazione degli elettori. Non è stato un voto «normale» quello degli umbri, ma l’esternazione di rabbia e frustrazione decennali, esplose solo ora.
Gli elettori, quelli che sono andati a votare – perché circa il 40% è rimasto a casa – hanno votato i simboli, quelli dei partiti della protesta, in discontinuità, premiando la coerenza di Fratelli d’Italia. Poche le preferenze espresse, in rapporto ai voti complessivi, perché l’importante è il cambiamento.
In Umbria abbiamo visto di tutto, politica e politici «impoveriti» senza l’ideale e senza ideologia, che ormai non esiste più da tempo. Peccato, perché di valori e ideologie abbiamo bisogno, come di sogni e progetti da realizzare.
Si, è stata una vittoria schiacciante e tutti noi di Centrodestra esultiamo, ma non dobbiamo mai dimenticare che c’è tanto da fare, pensando a tutto quello che si crede «stupidamente» di sinistra.
Il cambiamento include anche le strategie per il sociale, la salute, l’ambiente, gli animali, per tutto quello che è stato una «vergognosa bandiera» di una sinistra, solamente sventolata, perché, di fatto ignorata. Il risultato di una cinquantennale gestione miope, ci appare in tutta la sua gravità: degrado sociale, ambientale e, soprattutto, economico nella nostra regione.
Il compito della Governatrice, appena eletta è grande, quanto difficile, perché per si tratta di ridare fiducia agli umbri, fargli capire che non c’è solo il «marcio», ma c’è anche tanto «pulito».
Buon lavoro Donatella Tesei!
Ernesta Cambiotti