Una giovane, Caterina D., viene picchiata e presa a morsi dal suo fidanzato. Lei si ribella e pubblica le foto del pestaggio sul suo profilo Facebook.
È coraggiosa Caterina, ha gridato al mondo intero la violenza che ha subito e, si sa, sui social le immagini e le notizie si diffondono velocemente. Non solo, scatta una denuncia, scattano le indagini, ora i Carabinieri di Assisi stanno indagando sull’episodio.
Ma le altre donne, avranno lo stesso coraggio? E l’opinione pubblica prenderà unanimemente le difese del soggetto più debole? Ricordo chiaramente l’emblematico caso della reazione del paese calabrese, tutto schierato in favore degli aguzzini violentatori, tanto da far scappare al nord a ragazzina tredicenne, ripetutamente violentata, e la sua famiglia.
Di cosa vogliamo parlare? La nostra società è ancora «maschilista»; l’uomo non cambierà mai, cattivo, violento, possessivo, al di là della razza, della cultura e della religione, che possono amplificare gli «istinti bestiali».
Lo vediamo tutti i giorni, violenza è ancora violenza, anche sugli animali… E allora, al di là delle pene esemplari, ci vuole un’educazione capillare. Dobbiamo insegnare ai nostri figli che ci vuole rispetto, sempre e per tutti, solo così avremo un mondo migliore con persone migliori.
Ernesta Cambiotti