GUBBIO

Due ricorsi contro il Css
alle Colacem e Barbetti

Gubbio. Presentati 2 ricorsi vs Css alle Colacem e Barbetti

 

Parliamo ancora di Gubbio e delle sue cementerie. Presto ci sarà la resa dei conti. 

Il Comitato per la Tutela della Conca Eugubina, con gli avvocati Paola Nuti e Valeria Passeri, ha depositato due ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica avverso l’autorizzazione all’utilizzo del combustibile solido secondario nelle cementerie Colacem e Barbetti.

E principalmente sul mancato assoggettamento alla Valutazione d’Impatto Ambientale (Via), già obbligatoria dal 1989, quando è entrato in vigore il Dpcm 27.12.1988, che ha ratificato la corrispondente direttiva comunitaria.

È stata anche richiesta una verificazione dello stato ambientale e sanitario della Conca Eugubina. Tutto analiticamente esposto in funzione della salute dell’ambiente e dei cittadini, involontariamente esposti a inquinanti atmosferici e a conseguenti contaminazioni ambientali.

Il biomonitoraggio delle contaminazioni

Tra la documentazione, viene prodotta, la relazione conclusiva delle Università degli studi di Palermo e di Firenze sul «biomonitoraggio delle contaminazioni atmosferiche della conca eugubina tramite analisi di elementi in tracce in matrici vegetali». Sono state rilevate tracce di metalli pesanti come arsenico, cadmio, cromo, nichel e piombo, non proprio innocue per la salute, anzi, nel tempo, causa di neoplasie del tratto aerodigestivo, come attesta, anche, l’Usl Umbria nella sua relazione integrativa del 9 febbraio ultimo scorso.

Insomma, una situazione non rosea, a dispetto dei rapporti Arpa e degli esiti delle indagini sulla qualità dell’aria pubblicati di recente dal Comune.

L’importanza della Via

Proprio la mancanza originaria di un adempimento, importante come la Via, sarebbe la chiave di volta di questa spiacevole diatriba salute-lavoro, che, ormai, prosegue da un po’ di tempo.

Ci si domanda infatti, nei ricorsi, il perché la domanda a bruciare Css sia stata avanzata dalle Cementerie ai sensi del terzo comma (anziché del secondo comma) dell’articolo 35 del Decreto Semplificazioni, che riguarda gli impianti, che per la prima volta effettuano operazioni di recupero dei rifiuti (R1), quando già nell’autorizzazione del 2018, le due cementerie eugubine risultano abilitate a tali operazioni. E anche in tal caso, non venne fatta la Via.

Le due cementerie

L’impianto delle Cementerie Aldo Barbetti spa è situato proprio all’interno del centro abitato di Semonte, in prossimità di abitazioni, scuole, attività commerciali, mentre quello di Colacem spa, distante circa una decina di km dal primo, si trova a ridosso di Padule, la frazione più densamente popolata del Comune di Gubbio, e a 500 mt dal sito Rete Natura 2000 «IT 5210013 Boschi del Bacino di Gubbio».

Ora, al di là delle preoccupazioni per le ricadute economiche, ovviamente di pochi, che, giustamente, manifestano il loro dissenso, non si può prescindere da quelle di tanti per la salute.

Non sottovalutandone i costi in termine di aggravio di spesa riconducibile al Sistema Sanitario Nazionale, oltre ai disagi per malattie e perdite umane.

Importantissimo, l’esito dei ricorsi. Proprio oggi giunge notizia di richiesta, presentata da Cementerie Aldo Barbetti spa, della trasposizione al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del ricorso di loro pertinenza.

Il Comitato, naturalmente, persisterà nell’azione intrapresa.

Ernesta Cambiotti

 

 

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