SALUTE

Declassato l’ospedale
di Branca

 

Si può risparmiare su tutto, ma certamente non sulla salute. Le strutture per le emergenze devono essere garantite ed equamente dislocate sui territori.

Il nosocomio di Branca è situato in una posizione strategica proprio per garantirne la raggiungibilità da ogni comune della fascia appenninica. Dalla parte opposta troviamo quello di Città di Castello e subito vicino quello di Umbertide che, in teoria andava chiuso riportato a presidio declassato.

Invece, con una delibera shock, la Giunta Regionale decide che il laboratorio analisi dell’ospedale di Gubbio rimanga aperto dalle 8 alle 20.

Per cui gli utenti dei comuni come Gubbio, Gualdo Tadino, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Fossato di Vico, eccetera non potranno permettersi di avere nessuna patologia grave dalle 20 alle 8 del mattino successivo.

Mentre per una radiografia, ad esempio si può non avere a disposizione il medico, che può visionare e refertare l’esame anche via internet, per le analisi del sangue non è possibile, rendendo di fatto inutilizzabile l’ospedale di Branca benché fornito anche di un centro di rianimazione.

Durante l’incontro, di qualche giorno fa, con i Sindaci, l’assessore alla sanità, Luca Barberini, ha assicurato un potenziamento della struttura, anziché un declassamento, ma sul riassetto dei laboratori analisi, non sembra ci siano aperture.

Credo che la spending review non debba essere fatta sulla pelle e la vita dei cittadini.

Ernesta Cambiotti

Lascia un commento