La società Colacem ha annunciato la chiusura temporanea dello stabilimento di Ghigiano.
Non è facile scegliere tra lavoro e salute. Economia e sanità sembrerebbero ambiti antitetici. Eppure non dovrebbe essere così.
Il progresso, la conoscenza, le normative dovrebbero, ormai, essere tutte indirizzate alla sorveglianza e al coordinamento delle attività che possono essere interessate.
Ma ci sono gli interessi delle parti in causa che generano emozioni e azioni contrastanti.
Poi c’è la politica che dovrebbe essere al di sopra di tutto e di tutti, nell’interesse comune.
Ci sono anche le lotte, portate avanti da chi soffre o ha sofferto per effetto di alcune realtà.
Nell’eugubino, mentre i Comitati e le associazioni che si preoccupano per la salute pubblica, protocollano un’ultima lettera con la raccolta delle adesioni spontanee di 512 di cittadini, la Colacem sospende l’attività della Cementeria di Ghigiano.
Si dice per motivi legati al costo delle emissioni di Co2, ma anche ai rincari di energia e combustibili.
Si dice pure che l’amministrazione comunale ne fosse a conoscenza.
Si dice che oltre 100 persone, resteranno a casa, i dipendenti, sicuramente sotto l’ombrello degli ammortizzatori sociali.
Ma c’è anche chi pensa che questa sia una mossa legata al braccio di ferro sul Css Combustibile.
Ernesta Cambiotti
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