LA RINUNCIA DI DECATHLON

Palermo perde un’occasione
di occupazione e sviluppo

L'azienda Decathlon rinuncia ad aprire a Palermo nell'area della ex CocaCola

 

Nei giorni scorsi numerosi articoli di stampa hanno riferito del «mancato» sbarco a Palermo dell’azienda di articoli sportivi Decathlon.

L'azienda Decathlon rinuncia ad aprire a Palermo nell'area della ex CocaColaNon tutte le ricostruzioni hanno però chiarito perché il capoluogo siciliano abbia perso l’opportunità dei posti di lavoro e del volano economico che avrebbero accompagnato l’apertura di un punto vendita della grande azienda francese.

Appare dunque opportuno fare chiarezza sullo svolgersi della relativa vicenda amministrativa.

Nel 2012 il proprietario dell’area c.d. Coca Cola avanzò la richiesta di insediare un edificio multisala cinematografica e relativi servizi a supporto.

Lo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune (Suap) rilasciò il relativo permesso di costruire, ma da ciò derivò un’indagine della Procura di Palermo sfociata in diversi rinvii a giudizio.

La magistratura ritenne che la Zona Territoriale Omogenea in cui ricadeva l’area in questione in base al vigente piano regolatore e alle relative norme di attuazione non fosse compatibile con la destinazione commerciale.

In conseguenza di ciò il predetto Suap respinse tutte le istanze pervenute per l’area. Il proprietario ricorse al Tar contro la bocciatura dell’ennesima richiesta a costruire avanzata nel 2020.

Il Tar accoglie il ricorso

Il Tribunale amministrativo di Palermo accolse il ricorso del proprietario sulla base di una «preferibile interpretazione» delle citate norme di attuazione, autorizzando la destinazione commerciale dell’area.

Anche il procedimento penale si risolse nel 2021 con l’assoluzione dei dirigenti comunali imputati.

Nel mese di luglio 2021 veniva dunque stata presentata una richiesta di permesso a costruire limitatamente ad una pozione del terreno interessato da parte della catena di supermercati Lidl, con allegato un preliminare di compravendita tra quest’ultima e la proprietà dell’area.

Una porzione dell’area dell’ex stabilimento Coca Cola è destinata dunque alla Lidl, mentre la restante parte sarebbe disponibile per la realizzazione di un’altra attività commerciale.

Il Capoluogo perde Decathlon

Tuttavia l’inerzia dell’amministrazione comunale ha fatto sì che l’azienda Decathlon abbia rinunciato ad aprire a Palermo.

«L’amministrazione comunale – denuncia il segretario cittadino dell’Ugl Franco Fasola – ha fatto ancora una volta fuggire un imprenditore disposto ad investire in città. La cavillosità delle procedure amministrative, le lungaggini e la farraginosità della burocrazia continuano a rendere ostili gli investimenti nel capoluogo regionale».

Le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dall’assessore alle Attività produttive Cettina Martorana suonano per Fasola come una vera e propria «giustificazione» e nel contempo una provocazione. L’esponente sindacale ricorda che nello stesso perimetro sono già attivi tre ipermercati. Inoltre a pochi chilometri di distanza c’è l’edificio abbandonato dell’ex Cotonificio di Partanna Mondello che aspetta soltanto di essere bonificato.

In sostanza appare evidente come nell’area dell’ex stabilimento Coca Cola sia certamente più utile diversificare le attività produttive.

In tutta la vicenda resta assordante il silenzio del primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando.

Filippo Virzì

 

 

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