CATANIA

«Senza lavoro il 1° maggio
non è più una festa»

Ugl Catania. Il difficile 1 maggio dei nostri giovani

 

«Quella del 1 maggio, sicuramente, non è più una ‘festa’ per i giovani». È l’amara constatazione della Ugl di Catania in occasione della «Giornata internazionale dei lavoratori» che, ancora una volta, si trasforma in un’occasione di riflessione sulla grave crisi del mondo del lavoro.

Il segretario territoriale dell'Ugl di Catania Giovanni MusumeciSono infatti in particolare i giovani a subire le maggiori difficoltà di inserimento nel sistema occupazionale che in Sicilia, e principalmente a Catania, continua a restringersi.

«Sono sempre meno – rileva il segretario territoriale dell’Ugl Giovanni Musumeci − i giovani che riescono a trovare spazio nel mercato del lavoro dalle nostre parti e sono ancor di più gli under 35 che per trovare un’occupazione sono costretti a lasciare Catania, magari dopo essersi adeguatamente formati.

Sembra essere davvero tornati indietro negli anni, quando il fenomeno migratorio proveniente dal sud andava a popolare centri e fabbriche del nord pronte ad accogliere forza lavoro.

C’è poco da dover festeggiare anche per tutti i genitori che godono o hanno goduto di una vita lavorativa normale, così come dovrebbe essere per tutti, ma sono in pena per i loro figli che faticano a trovare un’occupazione o che non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro per mancanza di prospettive.

L’impegno dell’Ugl è quello di battersi per costruire insieme a loro opportunità concrete per i nostri giovani. Solo così il primo maggio potrà tornare ad essere una festa».

Davide Bonaccorso

 

 

 

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