Un vasto incendio si è sviluppato sabato poco dopo le 12 nei pressi del campo nomadi di via del Foro Italico. Le fiamme sono partite dall’area di sterpaglie adiacente la baraccopoli, utilizzata come discarica dai Rom, e si sono poi estese al vicino autodemolitore.
A causa dell’incendio si è sviluppata un alta colonna di fumo nero, visibile da molti chilometri. È stato necessario chiudere la via Olimpica – come i romani chiamano quel tratto di strada dalla quale si è sviluppata poi la Tangenziale Est – dallo svincolo Salaria allo svincolo Tor di Quinto, in entrambi i sensi di marcia. Linee C2-69 sono state deviate su percorsi alternativi.
Chiusa per precauzione anche la Stazione Fs Monte Antenne della Linea ferroviaria Roma-Viterbo
I Vigili del Fuoco prontamente intervenuti hanno cercato di «tagliare» l’incendio per impedire l’intera baraccopoli che andasse bruciata.
L’ennesima nube tossica
Si tratta dell’ennesimo incendio che si sviluppa in uno dei numerosi campi nomadi della Capitale, caratterizzati tutti da nubi di fumo nero effetto della combustione dei materiali di risulta accumulati nelle «discariche» che si formano accanto agli insediamenti. «L’aria è diventata subito irrespirabile e stiamo ancora con le finestre chiuse» ha dichiarato alla stampa uno degli abitanti del quartiere vicino, dai quali è partito l’allarme alle forze dell’ordine.
Anche la partita di calcio femminile in programma al centro sportivo Giulio Onesti è stata rinviata a causa della vicinanza con la zona dell’incendio.
In una nota Stefano Erbaggi e altri esponenti romani di Fdi hanno sottolineato la colpevole inerzia dell’amministrazione Raggi nella gestione dei campi nomadi. Nelle scorse settimane, a seguito degli esposti presentati dalla consigliera regionale Roberta Angelilli – e rilanciati dalla trasmissione Le Iene –, si era finalmente giunti alla determinazione di effettuare gli sgomberi nei campi maggiormente a rischio per inquinamento ambientale e condizioni igieniche.
Fra questi anche il campo di via del Foro Italico il cui sgombero è in calendario per l’11 agosto. Ed oggi, proprio tre giorni prima, ecco il grande incendio.
Marco Scauro
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