IL QUADRARO

Un quartiere dimenticato
ma pieno di potenzialità

 

Quando ci capita di parlare dei problemi di un quartiere si rischia, poi, di denigrare il quartiere stesso e, perciò, è sempre opportuno fare una analisi più compiuta possibile individuando le reali potenzialità che pur esistono in ogni territorio. Vogliamo parlare del Quadraro, ossia quella parte di Roma che si estende, a destra e a sinistra della salita di via Tuscolana salendo verso gli archi di Porta Furba.

È una zona che tenta, più o meno inconsapevolmente, di assimilarsi a quello che è il contesto sociale del Pigneto, altro tipico quartiere romano, con originali locali di ristorazione, pub e piccolo commercio al dettaglio.

Un tempo capivi di essere entrato al Quadraro quando sentivi il profumo del caffè torrefatto dal bar Carra, in fondo alla discesa della Tuscolana e punto centrale del quartiere stesso.

Ornato da sufficienti spazi verdi, anche se spesso male attrezzati, adiacenti la ferrovia, e da platani che, almeno in parte, costituiscono un discreto polmone verde per i residenti. In definitiva, nulla avrebbe a che invidiare con altri e più blasonati quartieri romani.

Ma c’è un problema, apparentemente risolvibile ma, nella realtà, insoluto da mesi, quello della sporcizia di marciapiedi e strade. Quasi tutto il Quadraro è in una situazione igienica gravissima, con aree che andrebbero lavate ed igienizzate da un’Ama che raramente si vede da queste parti in maniera efficiente. Con l’arrivo poi del caldo la situazione potrebbe seriamente aggravarsi e degenerare in una vera e propria emergenza sanitaria.

Per questo sollecitiamo un intervento urgente per ripulire tutto il quartiere e ridargli un accettabile decoro, in modo da poter davvero competere col Pigneto. In fondo i presupposti ci sarebbero ed anche i suoi residenti, come il sottoscritto che qui è nato e vissuto sino all’età di 40 anni, lo auspicano davvero.

Fabio Verelli

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