MORENA

Un piano sicurezza
per salvare il quartiere

 

Come la maggior parte delle zone periferiche romane, anche Morena ha bisogno di una costante attenzione amministrativa dal VII Municipio e dal Campidoglio. Sviluppatasi compiutamente nel corso degli anni Settanta del secolo scorso, in una sorta di ordine sparso edilizio in cui le «illuminate» giunte comunali di sinistra dell’epoca hanno chiuso un occhio in cambio di consensi elettorali, Morena, o almeno parte di essa, è priva ancora oggi di marciapiedi e di illuminazione pubblica efficiente, per non parlare della mancanza nel quartiere di aree verdi attrezzate e vigilate per anziani e bambini.

Il quartiere, spaccato in due dalla via Anagnina, una delle arterie viarie più importanti – e pericolose – della provincia, avrebbe bisogno di un pattugliamento fisso della polizia municipale. Una presenza, magari con un «gabbiotto» dei vigili urbani, in punti nevralgici come l’incrocio tra via Tuscolana e via di Capannelle a Cinecittà, da posizionare nello spazio dove confluiscono via dei Sette Metri e via Anagnina, posizione centrale dell’intera zona e punto dove spesso si verificano incidenti stradali, anche gravi.

I marciapiedi di molte strade interne e soprattutto quelli tra l’Ericsson e la chiesa di San Matteo sono in alcune parti inesistenti o impraticabili, con inevitabili rischi e disagi per chi è costretto a percorrere questo ampio tratto per prendere il bus, andare al mercato o in parrocchia.

Anche la pulizia delle strade e la raccolta dei rifiuti sono carenti ed andrebbe potenziato il servizio di nettezza urbana di concerto con il Centro anziani, il Comitato di quartiere e il Municipio, al fine di salvaguardare il decoro di una zona residenziale che, almeno laddove è cresciuta con un regolare piano edilizio, è ben strutturata con villette bifamiliari e palazzine di due massimo tre piani a basso impatto ambientale.

Morena potrebbe diventare un quartiere modello se solo l’amministrazione cittadina dedicasse più attenzione al suo decoro urbano, al problema sicurezza ed alla viabilità di questo popoloso quartiere posto nell’invidiabile posizione che lo vede vicino al Gra e ad un passo dai Castelli Romani.

Il problema è, però, uno solo: c’è la volontà politica di valorizzare il quartiere e tutelarne la sua vivibilità, oppure si vuole lasciarlo abbandonato a se stesso, nell’odierna situazione di degrado?

Fabio Verelli

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