PARCO DEGLI ACQUEDOTTI

Un patrimonio da proteggere
e valorizzare

 

I recenti episodi di violenta microcriminalità accaduti al Parco degli Acquedotti, importante polmone verde, agricolo ed archeologico a ridosso dell’Appia Nuova e di Capannelle, ripropongono il grave problema della mancanza di sicurezza a Roma.

Nella zona in questione, frequentata principalmente dai cittadini di Roma Sud, da molti bambini per l’area giochi presente vicino via Lemonia e da anziani, oltre che da tanti turisti vista la presenza dell’acquedotto di epoca romana ed altri interessanti reperti antichi, la vigilanza è sporadica e, comunque, insufficiente a garantire un adeguato controllo del sito, come dimostrano i continui fatti di cronaca nera.

Una idea, che in gran parte potrebbe risolvere il problema, è quella di organizzare un servizio di vigili urbani con pattuglie a cavallo, come avviene per la Polizia di Stato a Villa Borghese o a Villa Pamphili, ampliando così le competenze del Corpo di Polizia Municipale che, grazie alle assunzioni previste, vedrà a breve un significativo reintegro dell’organico.

In questa zona, peraltro, non sarebbe un problema il rimessaggio dei cavalli, considerata la vicinanza dell’Ippodromo delle Capannelle, di competenza comunale, che potrebbe supportare questo servizio.

Insomma, se si da sicurezza, come è doveroso, nel Parco degli Acquedotti, si valorizzerà l’intero sito con ritorni di immagine per la città, ed economici per tutto il quadrante di Cinecittà, Capannelle, Appio Claudio e Statuario, con l’inevitabile aumento dei flussi turistici e dei frequentatori del parco.

Auspichiamo che il Sindaco ed il Comandate di Vigili Urbani prendano in seria considerazione questa proposta, nell’esclusivo interesse della cittadinanza e degli operatori economici.

Fabio Verelli

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