STUDIO NOMISMA

Tra le grandi città
Roma è la meno attrattiva

Mentre la Sindaca di Roma nel fare il bilancio del suo primo anno di mandato si autopromuove attribuendosi un bel 7½, che non trova riscontro nel giudizio dei principali commentatori della stampa cittadina né tantomeno sui social network, un giudizio negativo sulla Capitale arriva anche dalla società di studi economici Nomisma.

Il centro di ricerca bolognese, da sempre attento alle trasformazioni socio-economiche del Paese, ha pubblicato ieri una classifica dell’attrattività, della competitività e del benessere dei principali centri italiani, nella quale Roma risulta essere la peggiore tra le grandi città, ad esclusione di Napoli e Messina.

Utilizzando ben 600 differenti indicatori utili a supportare le scelte di investitori e orientare le strategie dei decisori pubblici e privati, lo studio di Nomisma stila la seguente graduatoria dell’appeal delle prime città italiane: Milano (punteggio: 67.3), Torino (66.3), Genova (66.3), Firenze (65.9), Venezia (65.5), Bologna (65.4) e Verona (65.2), e quindi da Parma (64.6), Ferrara (64.3) e Ravenna (64.3). Roma con il punteggio di 63,7 si classifica al 18° posto.

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