MOBILITÀ URBANA

Qualcosa si muove
a Vigna Clara

La fermata della stazione ferroviaria fantasma di Vigna Clara

 

Tra le opere inutili realizzate a Roma in occasioni dei Campionati Mondiali di Calcio del 1990 c’è il collegamento ferroviario con lo Stadio Olimpico. La linea, partendo dalla Stazione San Pietro attraversa il Parco del Pineto, entra in galleria e raggiunge le stazioni appositamente realizzate di Farnesina-Farneto, adiacente lo Stadio, e il capolinea di Vigna Clara. L’opera fu utilizzata unicamente per le sei partite giocate nella Capitale e successivamente per qualche giorno durante il Giubileo del 2000 e poi abbandonata.

L'entrata della Stazione ferroviaria inutilizzata di Vigna Clara Se la Stazione Farneto, costata 15 mld delle vecchie lire, appare inutilizzabile, la Stazione Vigna Clara, per la quale furono spesi oltre 100 miliardi delle vecchie lire, potrebbe fungere da terminal per l’utenza di quartiere che attraverso la Stazione di Valle Aurelia sarebbe collegata alla Metro A. In prospettiva la Linea potrebbe essere allungata alle Stazioni Fs San Pietro e Ostiense.

Tuttavia l’ultimo tratto del percorso è stato realizzato troppo vicino ai palazzi e questo ha spaventato fin da subito i residenti che hanno proposto ricorsi al Tar nel 2002, nel 2015 e l’ultimo lo scorso anno, quando hanno avuto sentore di una possibile attivazione della linea a seguito della ristrutturazione della Stazione nel 2016. Tra le carenze dell’opera c’è anche la mancanza di un parcheggio di scambio in grado di rendere appetibile il collegamento con la Metropolitana all’utenza che entra quotidianamente a Roma dalla via Flaminia.

I residenti del quartiere, supportati dai loro periti, temono che l’impatto dei treni sarebbe destabilizzante in termini di vibrazioni, stabilità, rumori, che insomma sarebbe assolutamente incompatibile con delle abitazioni che appunto sorgono lì vicino.

Per stabilire il reale impatto dei treni, i giudici amministrativi hanno chiesto a Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) di effettuare nuovi controlli, che sono stati da poco completati.

Dal 4 febbraio al 18 febbraio un trenino ha simulato il futuro servizio mentre cinque palazzi della zona sono stati preventivamente dotati di una strumentazione che ne ha misurato gli effetti. Tutto il materiale sarà trasmesso, probabilmente a fine marzo, alla Regione Lazio, che dovrebbe approvarlo in 90-120 giorni. Un secondo fascicolo sarà invece presentato all’Associazione nazionale sicurezza ferroviaria (Asnf), per il cui parere servirebbero altri cinque mesi.

In caso di risposte positive la Linea Vigna Clara-Valle Aurelia potrebbe essere attivata entro fine d’anno con una frequenza indicata da Rfi di un treno ogni mezzora.

Marco Scauro

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