OSTIA

Sequestrati al clan Spada
beni per 19 milioni

 

Alle prime luci dell’alba dell’11 ottobre i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno dato l’avvio all’operazione Apogeo, che ha portato al sequestro di beni di persone riconducibili alla famiglia Spada per un ammontare di 19 milioni di euro.

L’operazione Apogeo è frutto di un’articolata indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, nel cui ambito gli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno ricostruito la carriera criminale dei vertici del clan i quali hanno accumulato un vastissimo patrimonio mobiliare e immobiliare assolutamente sproporzionato rispetto agli irrisori redditi dichiarati. I Finanzieri hanno proposto e ottenuto dall’Autorità Giudiziaria il sequestro delle ricchezze acquisite con i proventi dei traffici delittuosi.

Gli approfondimenti economico-patrimoniali condotti nei confronti del capoclan Carmine Spada alias «Romoletto», nonché di Ottavio Spada, Armando Spada, Roberto Spada e Claudio Galatioto, hanno preso le mosse dalle operazioni Eclisse e Sub Urbe, nel contesto è stata documentata l’operatività del sodalizio nel territorio lidense, identificandone i capi e raccogliendo rilevanti fonti di prova in ordine al sistematico esercizio dell’intimidazione: esazione del pizzo e alla commissione di plurimi fatti di estorsione, usura, traffico di droga e fittizia intestazione di beni ad  attività economiche nei più disparati settori commerciali.

Inoltre aderendo alle prospettazioni investigative, il Tribunale di Roma ha disposto il sequestro dei seguenti beni, riconducibili ai proposti anche se in gran parte intestati ad altre 47 persone apparentemente estranee al contesto criminale nonché: il patrimonio aziendale e relativi beni di 18 società e 4 ditte individuali, nonché il 40% del capitale sociale di un’ulteriore società, operanti nei settori bar e somministrazione di alimenti e bevande, panificazione, commercio all’ingrosso e al dettaglio di autovetture e di autoveicoli leggeri, costruzioni edifici residenziali , vendita al dettaglio di carburanti, sale giochi e biliardi, a Roma (per lo più a Ostia) e in provincia di Frosinone; patrimonio aziendale e relativi beni di 6 associazioni sportive-culturali, ubicate a Ostia; 4 immobili, siti a Roma e Ardea; 15 autoveicoli e 1 motoveicolo; rapporti bancari-postali-assicurazioni.

Con questa operazione non si può dichiarare sconfitto il clan Spada. «La strada è ancora lunga, nel senso che da cinque anni stanno lavorando per contrastare le presenze dei gruppi criminali sul territorio di Ostia» ha spiegato il procuratore aggiunto della Dda di Roma, Michele Prestipino che ricorda come «una sola operazione anticrimine non determina mai la sconfitta conclusiva di un’organizzazione criminale. Il segreto è quello della continuità della presenza dell’attività dello Stato sul territorio». L’odierna operazione rappresenta l’ennesima testimonianza della costante ed efficace opera svolta dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dalla Guardia di Finanza di Roma ai fini dell’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati da soggetti socialmente pericolosi.

Valentina Di Giovanni

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