Continuano i flambus, come vengono ormai definiti gli episodi di autocombustione degli autobus della Capitale. Decisamente troppi e per i quali non si è ancora fatta chiarezza sulle cause e di conseguenza sulle responsabilità dei vertici dell’Atac e della concessionaria Tpl.
Il bus Tpl in via di Villaricca
L’ultimo «flambus» si è verificato venerdì mattina, intorno alle 7, quanto un mezzo della Tpl si è incendiato in via di Villaricca all’incrocio con la via Ardeatina, in località Santa Palomba vicino a Pavona.
Il bus stava tornando al deposito e a bordo c’era soltanto il conducente che non è rimasto ferito. A spegnere l’incendio, partito dalla parte posteriore del veicolo, sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Pomezia.
Il 791 in viale Marconi
Mercoledì 11 marzo intorno alle 10,30 ad andare a fuoco mentre transitava in viale Marconi era stato un bus Atac della Linea 791. L’autista accortosi prontamente del problema si è subito fermato e ha fatto scendere i passeggeri, rimasti pertanto tutti illesi. Per spegnere le fiamme sono anche qui intervenuti i pompieri.
Flambus nella rimessa della Magliana
Gli autobus dell’Atac si incendiano anche nella loro rimessa. È quanto successo venerdì 6 marzo nel deposito di via Luigi Candoni, zona Magliana Vecchia.
Alle 5.50 del mattino quando il conducente ha acceso un bus della Linea 905 dal motore si sono sviluppate fiamme che sono state spente dallo stesso personale Atac.
Il 710 distrutto a Portuense
La sera di lunedì 25 febbraio era stata la volta di un bus della Linea 710 della Tpl completamente distrutto dalle fiamme in largo Gaetano La Loggia nel quartiere Portuense.
Al primo accenno di incendio l’autista si è subito fermato e ha fatto scendere i passeggeri. Nessuno pertanto è rimasto ferito, ma una donna è stata soccorsa perché colta da malore a causa dello spavento.
L’inchiesta in corso
Sull’inconsueta frequenza degli incendi di autobus di Atac-Tpl la magistratura ha aperto un fascicolo fin dal maggio 2018. L’inchiesta ha finora appurato che non si è in presenza di nessun complotto o alcun sabotaggio.
Gli autobus romani bruciano probabilmente a causa della scarsa manutenzione, oppure, per l’anzianità raggiunta da alcuni mezzi che stanno su strada da ormai troppi anni e con una serie preoccupante di chilometri alle spalle. Inoltre per le riparazioni vengono spesso impiegati pezzi già usurati prelevati da autobus ormai fuori servizio.
Non ci risulta che l’indagine si stata chiusa, ma al momento nessun nome è ancora finito sul registro degli indagati.
Marco Scauro