MOVIMENTI SOCIALI

Nasce «Famiglie e Borgate»
a difesa degli ultimi

Nasce Famiglie e Borgate un movimento in difesa degli ultimi

 

Provati dai mesi di isolamento e dalla crisi economica scatenata dall’epidemia di Covid-19, stanchi di aspettare i sussidi governativi che non arrivano, di nuovo alle prese con i irrisolti problemi della Capitale – raccolta dei rifiuti deficitaria, trasporto pubblico insufficiente e disastrato, viabilità caotica – i romani si vanno organizzando. Nascono così nuove associazioni e movimenti, con un occhio anche alle prossime elezioni comunali del 2021.

Uno di questi è il movimento «Famiglie e Borgate» promosso da Nikola Cecchini, con l’intento di rispondere fattivamente, attraverso l’ascolto attivo ai bisogni sociali emergenti e dare voce agli «invisibili», con una partnership «a bordo campo» di Antonella Betti (nella foto accanto a Nikola Cecchini e Massimiliano Minnocci).

Famiglie e Borgate si propone di dare ascolto attivo ai cittadini, a supporto dei ragazzi, adolescenti troppo spesso «allo sbando» e lasciati soli.

Insieme a Cecchini altra figura rappresentativa del Movimento è «er Brasiliano» che per molti di questi ragazzi rappresenta l’emblema di colui che nonostante il suo passato fatto dell’esperienza del carcere, duro e non riabilitativo, del tunnel della droga, durato 25 anni, di una vita al limite ma intensa dal punto di vista di esperienze che solo la vita può dare. È colui che riesce da anni attivamente ad arrivare alla gente, a sensibilizzare sui fenomeni di devianza, abbandono e solitudine sociale.

Il motto di «er Brasiliano» è «essere uomini d’azione», far a contare solo i fatti e non le promesse disattese, come le parole. Famiglie e Borgate vuol essere un movimento pratico che arriva alla radice dei problemi sociali e produce in sinergia con le associazioni presenti sul territorio romano le risposte attese dai cittadini.

Non manca di fornire la sua collaborazione a Nikola Cecchini l’assistente sociale Antonella Betti impegnata sa sempre sulle tematiche dell’assistenza e del sostegno alle categorie più svantaggiate, spesso auto-isolate nei cosiddetti «quartieri-circuiti chiusi».

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