La madre rapisce il figlio dall’ospedale e fa perdere le sue tracce. È il bambino Rom di tre anni che il 26 luglio il padre voleva vendere sessualmente sul lungomare.
Dopo l’arresto del genitore il bambino denutrito e disidratato era stato ricoverato all’ospedale Grassi di Ostia. La madre Samantha Zukanovic, diciannove anni come il marito, si recava tutti i giorni nel reparto nel reparto di Pediatria dell’ospedale sul litorale per controllare le condizioni di salute del figlio.
Le visite erano state costanti, e la donna mostrava affetto per il piccolo e rispetto per il personale. Martedì mattina invece la Zukamovic ha prelevato il bambino e si è dileguata sfuggendo ai controlli. Ora è ricercata con l’accusa di sequestro di persona.
Gli inquirenti ritengono che la nomade abbia preparato con cura il rapimento del bambino e stanno concentrando le ricerche nella zona tra Ostia e Anzio, anche se non è improbabile che la fuggitiva tenti di far perdere le sue tracce nella campagna laziale.
Se ai medici dell’ospedale il comportamento della donna non aveva dato motivo di sospettare l’intenzione portare via il bambino, meno spiegabile è la disattenzione dei servizi sociali. La posizione dei genitori era infatti ben nota anche prima dello sconcertante episodio avvenuto sul lungomare.
Il piccolo era spesso finito al centro dell’attenzione perché trovato denutrito, sporco e vestito con abiti lisi. Le condizioni di salute e igieniche precarie in cui ha vissuto da sempre erano conosciute dai servizi sociali che avevano chiesto e ottenuto la sospensione della potestà genitoriale anche per la giovane, oltre che per il marito.
La stessa Zukamovic era un soggetto ben conosciuto dagli operatori, per i numerosi problemi in cui è incappata dal giorno della nascita del figlio. Sarebbe pertanto stato necessario prestare maggiore attenzione ai suoi comportamenti.
Marco Scauro
L’ARRESTO DEL PADRE
Rom tenta di vendere sessualmente figlio di 3 anni del 27 luglio 2020